Proprio tu
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente! (Gv 20,27)
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». (Gv 20,24-29)
Chi sono quelli che non hanno visto e hanno creduto? Siamo tutti noi quando ci siamo fidati del Signore, superando i momenti di sconforto personale che inevitabilmente incontriamo nella nostra vita. Non è che San Tommaso non amasse e non credesse in Gesù. Ma, in quel momento, era troppo addolorato e la sua vita aveva perso di quello slancio e di quella fiducia che aveva avuto tempo prima. Accade però che il Signore Gesù si mostra a Tommaso con i segni della sua Passione, e sono proprio le sue dolorose piaghe che ci infondono sempre l’amore infinito, la gratitudine, e la fede nel fatto che Egli, con il suo dolore, ha dato la vita a tutti noi. Il Signore ha voluto che anche tu nascessi dal Suo costato aperto, sì, proprio tu. Corri a ringraziarlo!