Primavera a villa Barbaro
Nell’entroterra veneziano, lungo le rive del Brenta, è possibile scoprire le ville di delizia del patriziato veneziano, che oggi sono inserite nel patrimonio dell’Unesco...
Nell’entroterra veneziano, lungo le rive del Brenta come alle pendici dei pittoreschi colli asolani, è possibile scoprire le ville di delizia del patriziato veneziano, che oggi sono inserite nel patrimonio dell’Umanità protetto dall’Unesco.
Dovendo fare una scelta si è voluta presentare una residenza che unisce la bellezza artistica ad un contesto paesaggistico al massimo del suo fascino proprio nei mesi primaverili: la Villa Barbaro di Maser , in provincia di Treviso (Via Barbaro 4, Maser. Tel. 0423/923004).
Villa Barbaro è stata costruita nel 1550 da Andrea Palladio, uno dei maestri del Rinascimento italiano, che seppe rinnovare i canoni dell’architettura classica adattandoli alle esigenze contemporanee, che non richiedevano più templi e archi trionfali ma chiese e palazzi aristocratici. I committenti erano i fratelli Daniele e Marcantonio Barbaro, che domandarono al Palladio di mediare le esigenze di una fiorente tenuta agricola con la costruzione una parte residenziale destinata alla villeggiatura della famiglia.
Oltre ad Andrea Palladio sono chiamati a lavorare in villa lo scultore Alessandro Vittoria, cui si devono gli splendidi stucchi degli interni, e il celebre pittore Paolo Veronese. Proprio gli affreschi di Veronese sono il motivo principale della proposta di questa settimana, perché nella loro bellezza - valorizzata da un’attenta opera di restauro - e nelle particolari scelte iconografiche, possiamo cogliere un invito a godere delle bellezza del creato e delle gioie della vita, in un luogo che apriva le sue porte in primavera per ospitare gli aristocratici proprietari.
I temi mitologici ricorrenti sulle pareti e sulle volte dipinte, che danno il nome alle stanze della villa, sono ambientati nel dolce panorama veneto, che fa da sfondo agli episodi raccontati nella stanza di Bacco, in quella del Tribunale d’Amore e cosi via. Possiamo ammirare le montagne del Cadore, la pianura veneta, i vigneti, i fiumi con sulle rive villaggi di pescatori e contadini: in molti casi, precorrendo i tempi e i cambiamenti del gusto, l’artista non ricorre nemmeno all’allegoria, e con colori brillanti e pochi tratti di un pennello abilissimo lascia interi riquadri al solo tema del paesaggio.
Se desideriamo poi trovare la primavera in “carne e ossa” non manca la tradizionale rappresentazione delle quattro stagioni, in quella che è forse la stanza più bella della residenza. Nel cuore architettonico della villa Palladio propone un ambiente quadrato che Veronese ricopre interamente di affreschi. I protagonisti sono gli dei dell’Olimpo, che compaiono sulla volta insieme alle allegorie delle stagioni e dei quattro elementi della natura, cui sono riservati lunette e pennacchi. Da una delle pareti, con un suggestivo trompe l’oeil, la signora Barbaro con i figlioli è ritratta mentre si sporge da una balaustra e invita gli ospiti di ieri e di oggi ad ammirare la bellezza della sua tenuta.
Per gli acquisti golosi:
Nella vicina Asola, spesa d’autore alla Gastronomia Sgarbossa (via. Browning 151 – tel. 0423529109) dove tra le tante cose buone spicca una eccellente selezione di formaggi con chicche come il formaggio barricato, al vino rosso o al fieno, e l’Asiago. Per una pausa rilassante, sosta imperdibile al Caffè Centrale (via Roma, 72 – tel. 0423952141) di Asolo, locale storico ospitato in bel palazzo affacciato sulla piazza centrale dove hanno sostato personaggi famosi come Carducci, D'Annunzio e la Duse, Robert Browning, Ernest Hemingway, Henry James, Hugo von Hofmansthal, Arnold Schoemberg, che conserva ingresso, ambienti, sedute a muro e tavolini originali.
Per i vini:
Villa di Maser (tel. 0423923004) è un indirizzo celebre non solo per il suo valore storico artistico, ma anche per il suo essere produttore di vini pregiati. Nella casa colonica adiacente alla Villa è possibile fare degustazioni guidate dei vini della casa, assaggiando, tra gli altri, l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry, dal colore giallo paglierino tenue, dal profumo floreale, dal gusto fresco, Il Maserino Bianco Chardonnay, dal colore giallo dorato e il profumo di albicocca, tra i rossi Il Maserino rosso, dagli eleganti sentori di frutta rossa e spezie, e dal sorso caldo e di buona persistenza.
Per mangiare:
A Tarzo, Ai Pini (vicolo dei Pini, 6 – tel. 0438586206) è locale a tutta gola per tutte le tasche. In una bella casa del 1600 (dove ci son anche 8 camere) dal 1919 la famiglia Della Pietà, accoglie nelle due belle sale (una con caminetto) o, nella bella stagione, sulla grande terrazza da cui si ammira il paesaggio delle colline, offrendo specialità davvero gustose come baccalà mantecato, lasagne al radicchio, pasta e fagioli con le cotiche, selvaggina, polenta e funghi.
Per dormire:
Ad Asolo si può sostare all’Hotel Villa Cipriani (via Canova 298 – tel.0423523411). La villa, costruita in epoca palladiana da architetto sconosciuto, ha 31 stanze, (29 doppie e 2 singole), tutte con travature a vista, pavimenti in cotto locale di Possagno, bagni ornati da piastrelle fiorite di Vietri dipinte a mano, mobili in stile, copriletti dai colori pastello, frutta in camera. All’interno sono operativi un ristorante, l'American Bar e una verands. La Villa può ospitare ricevimenti fino a 130 persone.