Presepe blasfemo su Rai 2, intervenga la Commissione di vigilanza
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Una parodia blasfema della Natività, andata in scena lo scorso 26 dicembre sulla TV pubblica. Un’offesa a Dio e a milioni di italiani. Necessario un intervento della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai.
Caro direttore,
il 26 dicembre dello scorso anno, il giorno di Santo Stefano, è andato in onda su Rai 2, nel corso della trasmissione “Da Natale a Santo Stefano”, una parodia volgare e blasfema della Natività, presentata da Stefano De Martino e messa in scena da Francesco Paolantoni e Biagio Izzo.
Nella parodia Giuseppe lamenta di essere stato operato alla prostata e pertanto di essere incapace di procreare mentre Maria è un uomo travestito da mamma svampita che dialoga con un angelo da macchietta.
Assieme a Jacopo Coghe di Pro Vita & Famiglia ci siamo rivolti formalmente alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, perché sulla TV pubblica, finanziata con il nostro canone, non si ripetano più episodi simili, che offendono i sentimenti religiosi di milioni di italiani.
Mentre Biagio Izzo, dopo la nostra iniziativa, ha spiegato di essere cattolico osservante e ha chiesto scusa per quello che voleva essere un gioco in buona fede, Francesco Paolantoni si è detto «stupito e inorridito che si gridi allo scandalo e alla vergogna» aggiungendo che «si chiede alla Rai di intervenire, ma non è una TV del Vaticano, è l' emittente di uno stato laico in cui vige libertà di espressione».
Ma il primo a condannare quel programma è stato un laico come Vittorio Feltri che rispondendo ad un lettore del Giornale ha scritto: «Quale senso ha deridere, canzonare, beffeggiare, ironizzare, irridere Dio, Maria, Giuseppe, Gesù e tutti i Santi, senza trascurare lo Spirito Santo? Te lo dico io: non ha alcun senso». E ha concluso la sua risposta scrivendo: «Tra poco si pretenderà che chiamiamo Dio Allah e che preghiamo rivolti verso La Mecca».
La nostra iniziativa è stata ripresa anche da Maurizio Gasparri che si è rivolto a sua volta alla Commissione di vigilanza. Ma mentre quella di Gasparri è stata giustamente posta all'attenzione della Commissione, la nostra è ancora sul tavolo della presidente della Commissione stessa, la pentastellata Barbara Floridia, a cui chiedo cortesemente di trasmetterla, con cortese sollecitudine, ai commissari perché possano esprimere la loro opinione su quanto da noi denunciato.
* Già ministro e sottosegretario di Stato con delega alle politiche familiari