Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico

Testimonianze

Parla Leo, bambino trans

Leo, bambino di 8 anni, ora si crede Cloe: «I miei genitori mi hanno fatto capire che tutti gli errori possono essere corretti, i miei richiederanno più tempo, ma li correggeremo con pazienza e insieme».

Gender Watch 02_09_2020

Freeda, il progetto editoriale social, ha raccolto la testimonianza di Leo, bambino di 8 anni, che ora si crede di essere Cloe: «Mi chiamo Cloe, ho 8 anni e sono un bambino transgender. Fin da bambina sentivo che la mia testa e il mio corpo non erano in ordine Mi sono resa conto a tre anni che volevo essere una ragazza…A quattro anni avevo già detto ai miei genitori che volevo operarmi e che volevo morire.

Sembravo fuori posto e mi sentivo male. All’età di 6 anni e mezzo ne parlai a mia madre mentre andavo a scuola e da allora i miei genitori mi hanno aiutato a conoscermi e a sentirmi meglio. Prima i miei vestiti, poi la mia mente, poi la mia famiglia. Sono andata a parlare con Vicenta, la mia amica psicologa, che mi ha aiutato a capire che quando sono nata i miei genitali non erano quello che sentivo e volevo. Mi sentivo come una bambina. Così ho imparato ad essere una ragazza ed ero molto felice. Non ero più Leo. Finalmente ho potuto esprimermi come ero, CLOE. Quel giorno ho iniziato la mia nuova vita ho cambiato la mia scuola. Da allora il mio percorso è quello che pensavo. 

I miei genitori mi hanno fatto capire che tutti gli errori possono essere corretti, i miei richiederanno più tempo, ma li correggeremo con pazienza e insieme. Per il momento sono Cloe e sono felice».

Testimonianza di come dei genitori possono assecondare turbamenti sulla identità sessuale dei propri figli, segnandoli a vita.