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IL RITORNO

Papa Francesco: antologia della conferenza stampa

Di ritorno dal viaggio apostolico in Equador, Bolivia e Paraguay, Papa Francesco ha concesso la consueta conferenza stampa sull'aereo che lo stava riportando in Italia. Dalla trascrizioni integrale fornita da Radio Vaticana offriamo ai lettori della Nuova Bussola una selezione dei passi principali delle risposte del Santo Padre. 

Ecclesia 14_07_2015
Papa Francesco, conferenza stampa in aereo

Di ritorno dal viaggio apostolico in Ecuador, Bolivia e Paraguay, Papa Francesco ha concesso la consueta conferenza stampa sull'aereo che lo stava riportando in Italia. Dalla trascrizioni integrale fornita da Radio Vaticana offriamo ai lettori della Nuova Bussola Quotidiana una selezione dei passi principali delle risposte del Santo Padre. 

Grexit e allergia all'economia

...sulla Grecia e il sistema internazionale: io ho una grande allergia all’economia, perché papà era ragioniere e quando non finiva il lavoro in fabbrica lo portava a casa, il sabato e la domenica, con quei libri, di quei tempi, dove i titoli si facevano in gotico … e lavorava, e io vedevo papà …e ho un’allergia. Io non capisco bene com’è la cosa, ma certamente sarebbe semplice dire: la colpa è soltanto di questa parte. I governanti greci che hanno portato avanti questa situazione di debito internazionale, hanno anche una responsabilità. Col nuovo governo greco si è andati verso una revisione un po’ giusta. Io mi auguro - è l’unica cosa che posso dirti, perché non so bene … che trovino una strada per risolvere il problema greco e anche una strada di sorveglianza per non ricadere in altri Paesi nello stesso problema, e che questo ci aiuti ad andare avanti, perché quella strada del prestito e dei debiti alla fine non finisce mai.

I Movimenti Popolari

...la Chiesa non può essere indifferente. La Chiesa ha una Dottrina sociale e dialoga con questo movimento, e dialoga bene. Voi avete visto: avete visto l’entusiasmo di sentire che la Chiesa non è lontana da noi, la Chiesa ha una dottrina che ci aiuta a lottare per questo. E’ un dialogo. Non è che la Chiesa fa una opzione per la strada anarchica. No, non sono anarchici: questi lavorano, cercano di fare tanti lavori anche con gli scarti, le cose che avanzano; sono lavoratori davvero.  

Il mondo dei Movimenti popolari è una realtà; é una realtà molto grande, in tutto il mondo. Io che ho fatto? Ciò che ho fatto è dare a loro la dottrina sociale della Chiesa, lo stesso che faccio con il mondo dell’impresa. C’è una Dottrina sociale della Chiesa. Se Lei legge quello che ho detto ai Movimenti popolari, che è un discorso abbastanza grande, è un riassunto della Dottrina sociale della Chiesa, ma applicata alla loro situazione. Ma è la Dottrina sociale della Chiesa.  

Non è una mano tesa con un nemico, non è un fatto politico, no. E’ un fatto catechetico. Voglio che questo sia chiaro. Grazie.

Tutto quello che ho detto è dottrina sociale della Chiesa, e quando devo parlare al mondo dell’impresa dico lo stesso, cioè che cosa dice del mondo dell’impresa la Dottrina sociale della Chiesa. 

Sulle critiche che arrivano dagli Usa

L’ho detto nella Evangelii Gaudium: “questa economia uccide” [quella imposta dal sistema economico globale, NdA].  Quella frase la ricordo bene, c’è un contesto. E l’ho detta nella Laudato si’, la critica è una cosa non nuova, si sa. Ho sentito che alcune critiche sono state fatte negli Stati Uniti. L’ho sentito. Ma non le ho lette e non ho avuto il tempo di studiarle bene, perché ogni critica dev’essere recepita e studiata per poi fare il dialogo. Lei mi chiederà, che cosa penso, ma se io non ho dialogato con quelli che fanno la critica non ho diritto di fare un pensiero così, isolato dal dialogo.

Papa Francesco e Barack Obama

Classe media, ricchezza e povertà

Il mondo è polarizzato. La classe media diviene più piccola. La polarizzazione fra i ricchi e i poveri è grande, questo è vero, e forse questo mi ha portato a non tenere conto di quello. Parlo del mondo, alcuni Paesi no, vanno benissimo, ma nel mondo in genere la polarizzazione si vede e il numero dei poveri è grande. Poi perché parlo dei poveri? Ma perché è al cuore del Vangelo, e sempre parlo dal Vangelo sulla povertà, benché sia sociologica. Poi, sulla classe media ci sono alcune parole che ho detto, però un po’ “en passant”. Ma la gente semplice, la gente comune, l’operaio ... quello è un grande valore. Ma credo che Lei mi dica una cosa che devo fare [parlare della classe media, NdA], devo approfondire di più il magistero su questo. La ringrazio. La ringrazio per l’aiuto eh? Grazie! 

L'ermeneutica sul crocifisso con falce e martello

Io – è curioso – non conoscevo questo, e neppure sapevo che Padre Espinal [il gesuita sulla cui tomba si è recato il Papa durante questo viaggio, NdA] era scultore e anche poeta.  L’ho saputo in questi giorni. L’ho visto e per me è stata una sorpresa. Secondo: lo si può qualificare come il genere dell’arte di protesta. Per esempio, a Buenos Aires alcuni anni fa è stata fatta una mostra di uno scultore bravo, creativo, argentino. Adesso è morto. Era arte di protesta, e io ricordo un’opera che era un Cristo crocifisso che era su un bombardiere che veniva giù. Era una critica del cristianesimo che è alleato con l’imperialismo che era il bombardiere. Primo punto, quindi, non sapevo, secondo, io lo qualifico come arte di protesta che in alcuni casi può essere offensiva, in alcuni casi. Terzo, in  questo caso concreto: Padre Espinal è stato ucciso nell’anno 1980. Era un tempo in cui la teologia della liberazione aveva tanti filoni diversi, uno di questi era con l’analisi marxista della realtà, e Padre Espinal apparteneva a questo. Questo sì, lo sapevo, perché in quel tempo io ero rettore della facoltà teologica e si parlava tanto di questo, dei diversi filoni e di quali ne erano i rappresentanti. Nello stesso anno, il Padre Generale della Compagnia di Gesù, Padre Arrupe, fece una lettera a tutta la Compagnia sull’analisi marxista della realtà nella teologia, un po’ fermando questo, dicendo: no, non va. Sono cose diverse, non va, non è giusto. E quattro anni dopo, nell’84, la Congregazione per la Dottrina della Fede pubblica il primo volumetto piccolino, la prima dichiarazione sulla Teologia della liberazione, che critica questo. Poi viene il secondo, che apre le prospettive più cristiane. Sto semplificando, no? Facciamo l’ermeneutica di quell’epoca. Espinal è un entusiasta di questa analisi della realtà marxista, ma anche della teologia, usando il marxismo. Da questo è venuta quest’opera. Anche le poesie di Espinal sono di quel genere di protesta, ma era la sua vita, era il suo pensiero, era un uomo speciale, con tanta genialità umana, e che lottava in buona fede. Facendo un’ermeneutica del genere io capisco quest’opera. Per me non è stata un’offesa. Ma ho dovuto fare questa ermeneutica e la dico a voi perché non ci siano opinioni sbagliate.

Il crocifisso di Morales

Il crocifisso di Padre Espinal viene con me in Vaticano

Quest’oggetto ora lo porto con me, viene con me. Lei ha sentito forse che il Presidente Morales ha voluto darmi due onorificenze, la più importante della Bolivia, e l’altra, l’Ordine del Padre Espinal, un nuovo Ordine. Ora, io non ho mai accettato un’onorificenza, non mi viene… Ma lui lo ha fatto con tanta buona volontà e con il desiderio di farmi piacere. E ho pensato che questo viene dal popolo della Bolivia – ho pregato su questo, e ho pensato: se lo porto in Vaticano questo andrà in un museo e nessuno lo vedrà. Allora ho pensato di lasciarlo alla Madonna di Copacabana, la Madre della Bolivia, e andrà al Santuario: sarà nel Santuario di Copacabana la Madonna con queste due onorificenze che ho consegnato. Invece il Cristo lo porto con me. Grazie. 

Quale miracolo al Sinodo sulla famiglia?

Ho detto che proprio Gesù fa il più buon vino con l’acqua delle sporcizie, del peggio. In genere, ho pensato di fare questo commento: la famiglia è in crisi, lo sappiamo tutti, basta leggere l’Instrumentum laboris che voi conoscete bene perché è stato presentato, è lì … A tutto questo io facevo riferimento, in genere: che il Signore ci purifichi da queste crisi, da tante cose che sono descritte in quel libro dell’Instrumentum laboris. E’ una cosa in genere, non ho pensato a nessun punto particolare: che ci faccia migliori, ci faccia famiglie più mature … migliori. La famiglia è in crisi, che il Signore ci purifichi e andiamo avanti. Ma le particolarità di questa crisi sono tutte nell’Instrumentum laboris del Sinodo, che è finito e voi lo avete.

Sulla Chiesa latinoamericana

La Chiesa latinoamericana ha una grande ricchezza: è una Chiesa giovane, e questo è importante. Una Chiesa giovane con una certa freschezza, anche con alcune informalità, non tanto formale. Anche, ha una teologia ricca, di ricerca. (…) Mai ho visto tanti bambini, tanti bambini. E’ un popolo – e anche la Chiesa è così – che è una lezione per noi, per l’Europa, dove il calo delle nascite spaventa un po’, e anche le politiche per aiutare le famiglie numerose sono poche. (…) La ricchezza di questo popolo e di questa Chiesa è che si tratta di una Chiesa viva. (…) Può essere anche una Chiesa un po’ indisciplinata, ma col tempo si disciplinerà, e ci dà tanto di buono. 

Che cosa pensa dei selfie?

Cosa penso? E’ un’altra cultura. Mi sento bisnonno. Oggi, nel congedarmi, un poliziotto, grande, avrà avuto quarant’anni, mi ha detto: mi faccio un selfie – gli ho detto: ma tu sei un adolescente. Si è un’altra cultura, ma la rispetto.

Le foglie di coca...

...il mate mi aiuta, ma non ho assaggiato la coca. Questo è chiaro, eh?