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a cura di Anna Bono

RISCHIO ATTENTATI

Pakistan, Pasqua blindata

Il Pakistan si prepara alla Pasqua con misure eccezionali per proteggere i cristiani: controlli minuziosi all'ingresso delle chiese, unità di polizia incaricate di ispezionare regolarmente i dintorni degli edifici religiosi, squadre di volontari armati.

Pasqua in Pakistan

Il Pakistan si prepara alla Pasqua con misure eccezionali per proteggere i cristiani: controlli minuziosi all'ingresso delle chiese, unità di polizia incaricate di ispezionare regolarmente i dintorni degli edifici religiosi, squadre di volontari armati. La preoccupazione per il rischio di attentati, che aumenta in occasione delle principali festività religiose, non impedisce tuttavia ai fedeli di aderire alle iniziative che le 129 parrocchie del paese organizzano ogni anno durante la Quaresima : seminari, letture quotidiane, incontri, pellegrinaggi spirituali per ricordare il significato dei 40 giorni di penitenza. Non li dissuade neanche dal dedicarsi con accresciuta solerzia, come è consuetudine in questo periodo, a opere caritatevoli in favore di poveri, ammalati e carcerati.

All'inizio della Quaresima molte parrocchie allestiscono attorno a un albero all'esterno della chiesa dei punti di raccolta. I fedeli vi depositano sacchetti contenenti generi alimentari e buste di offerte in denaro. L'iniziativa è nota come la "tradizione dell'albero". Con il ricavato le parrocchie sono in grado di offrire cibo alle famiglie povere e alle vedove durante la settimana santa. A Lahore, città in cui la comunità cristiana è particolarmente minacciata dal fondamentalismo islamico, per sostenere i  programmi della Caritas in favore di carcerati, disabili e altre persone bisognose quest'anno sono state distribuite in tutta l'arcidiocesi 50.000 scatole e 20.000 buste per le offerte.

I parrocchiani della cattedrale cittadina, dedicata al Sacro Cuore, hanno ospitato il 18 marzo le Missionarie della Carità (ordine fondato dal Santa Teresa di Calcutta) e le suore della Carità di santa Giovanna Antida Thouret che gestiscono la Casa dell'amore e il ricovero per disabili Dar ul-Karishma e alla fine della messa hanno consegnato loro scorte di cibo e altri beni. (Anna Bono)