Paesi di America Latina, Africa e Asia esempi di accoglienza ai rifugiati
Nel discorso di apertura all’incontro del Comitato esecutivo dell’Unhcr l’Alto commissario Filippo Grandi parla delle sfide da affrontare, chiede più fondi e loda i paesi modelli di accoglienza
Aprendo il 7 ottobre i lavori dell’annuale incontro a Ginevra del Comitato esecutivo dell’Unhcr, l’Alto commissario Filippo Grandi ha spiegato che c’è bisogno di una risposta più forte e più ampia per far fronte all’emergenza profughi. Dopo aver evidenziato i pericoli del nazionalismo e dei discorsi di odio che inquinano il dibattito pubblico, il Commissario ha individuato sette sfide chiave sottolineando l’urgenza di affrontarle alla luce del fatto che i profughi nel mondo hanno ormai raggiunto la cifra record di 70,8 milioni. Ha proseguito dicendo che c’è bisogno di un sostegno internazionale più consistente ai paesi che ospitano i rifugiati, molti dei quali si trovano nel sud del mondo. A questo proposito a citato l’esemplare, lodevole solidarietà, nonostante le immense difficoltà, che 14 stati dell’America Latina e della regione caraibica dimostrano nei confronti degli oltre quattro milioni di venezuelani che hanno lasciato il loro paese. Ha poi chiesto aiuto per i paesi confinanti con la Siria che stanno generosamente ospitando quasi cinque milioni di rifugiati. Inoltre ha lodato le iniziative dei paesi dell’Africa Orientale e del Corno d’Africa che si stanno prodigando per inserire i rifugiati nei loro sistemi sanitari e scolastici e nelle loro economie, in linea con il Patto globale sui rifugiati, mentre si cercano soluzioni di lungo periodo. E, ancora, ha messo l’accento sulla ospitalità del Pakistan e dell’Iran. Il loro impegno per l’inclusione dei rifugiati e per la loro autosufficienza, per trovare opzioni di immigrazione e permanenza legali è innovativo, ma – ha detto – “devono ricevere più aiuto internazionale dal momento che la crisi afghana continua”. Ha omesso di dire che i paesi “modello di accoglienza” da lui citati producono a loro volta sfollati e rifugiati. Poche parole di ringraziamento sono andate ai i paesi che forniscono la maggior parte dei fondi necessari all’Unhcr per provvedere ai profughi: Stati Uniti, Unione Europea e paesi europei.