Osservatore Santa Sede all'ONU: il sesso "è un dato oggettivo"
L'arcivescovo Bernardito Auza osservatore all’Onu per la Santa Sede ha dichiarato che il sesso «è un dato oggettivo, non una scelta soggettiva».
L'arcivescovo Bernardito Auza osservatore all’Onu per la Santa Sede ha dichiarato nell’incontro Uguaglianza di genere e ideologia gender: proteggere le donne e le ragazze”, promosso dall’Onu che esiste «preoccupazione per l’insegnamento dell’ideologia gender ai bambini, in modo che i ragazzi e le ragazze siano incoraggiati a mettere in discussione, fin dalla più tenera età della loro esistenza, se sono maschi o femmine suggerendo che il sesso ognuno lo può scegliere», ribadendo che esiste «il diritto a non essere discriminati di quanti non si sentono rappresentati dal loro sesso biologico».
«Non si deve ignorare – ha continuato Auza - che sesso biologico (sex) e ruolo sociale-culturale del sesso (gender), si possono distinguere, ma non separare. D’altra parte, la rivoluzione biotecnologica nel campo della procreazione umana ha introdotto la possibilità di manipolare l’atto generativo, rendendolo indipendente dalla relazione sessuale tra uomo e donna. In questo modo, la vita umana e la genitorialità sono divenute realtà componibili e scomponibili, soggette prevalentemente ai desideri di singoli o di coppie».
Parlando poi dell’ideologia gender ha sottolineato che «questa ipotizza un’identità personale svincolata dal sesso. Una cosa è comprendere la fragilità umana o la complessità della vita, altra cosa è accettare ideologie che pretendono di dividere in due gli aspetti inseparabili della realtà. Quando si mette in discussione la dualità naturale e complementare dell’uomo e della donna la nozione stessa di essere umano viene minata. Il corpo non è più un elemento caratterizzante dell’umanità. La persona è ridotta a spirito e volontà e l’essere umano diventa quasi un’astrazione».
Infine Auza ha ricordato che il sesso genetico e tutte le caratteristiche sessuali «sono dati oggettivi, non scelte soggettive».