"Nozze" gay per gli anglicani
La Chiesa d'Inghilterra approva una funzione molto simile al matrimonio ma dedicata alle coppie omosessuali.
Tra il 13 e il 15 di novembre si è svolto a Londa il Sinodo della Chiesa di Inghilterra. Risultato? Voto favorevole a celebrazioni che saranno molto simili ai matrimoni, ma solo che a posto di un uomo e di una donna ci saranno coppie gay. Nessun pastore anglicano sarà obbligato a celebrare simili funzioni.
Le “nozze” gay all’inglese partiranno nel 2025, ma nel frattempo, a breve, inizieranno delle sperimentazioni qua e là. Continuano invece le “Preghiere di amore e di fede” per coppie omosex, che non sono funzioni a se stanti che mimano il matrimonio, ma benedizioni che si inseriscono in altre liturgie e che la Chiesa anglicana aveva già introdotto da tempo.
La questione alla fine è semplice: se l’omosessualità è una condizione seconda natura perché vietare i matrimoni omosessuali? Se invece è contro natura non si devono nemmeno benedire simili unioni. La Chiesa anglicana è già caduta in errore. E quella cattolica la seguirà a ruota?