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basilica vaticana

Nove vetri antiproiettile per proteggere la Pietà

Una nuova protezione per l'opera di Michelangelo, in sostituzione di quella realizzata all'indomani del danneggiamento subito nel 1972.

Borgo Pio 30_11_2024
Miwok from France - Wikimedia Commons

In vista del Giubileo la Pietà di Michelangelo riceve una nuova protezione costituita da «un diaframma dotato di un sistema di ancoraggio ad alta tecnologia, costituito da 9 vetri antisfondamento e antiproiettile, di altissima qualità e massima trasparenza, progettata da un team di esperti italiani dopo approfonditi studi», scrive Vatican News.

L'intervento è durato sei mesi e avviene a cinquant'anni di distanza dal precedente, realizzato all'indomani del danneggiamento subito dall'opera per mano di László Tóth nel 1972. A renderlo necessario, oltre al tempo trascorso, questioni di estetica per l'opacizzazione del materiale, e di statica nonché – come ha spiegato l’ingegnere Alberto Capitanucci, responsabile dell’area tecnica della Fabbrica di San Pietro – la maggiore prestanza delle nuove lastre che «non sono semplicemente stratificate, ma anche indurite termicamente. La resistenza agli attacchi manuali arriva fino a sostenere 26 colpi martello/ascia (valore prossimo a P6B secondo la norma EN 356) e la resistenza ai proiettili supera il livello BR2/S (norma EN 1063), ovvero è in grado di sostenere l’attacco di pistole calibro 9». Infine, alla messa in sicurezza si affianca una maggiore visibilità grazie a un nuovo impianto di illuminazione.