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L'APERITIVO

Nostalgia della carta stampata dopo due giorni di digiuno

Usciamo da due giorni senza carta stampata, ma naturalmente il flusso delle notizie non si è interrotto, grazie alla Tv e al Web...

A TAVOLA 27_12_2010


Usciamo da due giorni come da tradizione senza carta stampata, ma naturalmente il flusso delle notizie non si è interrotto, grazie alla Tv e al Web. Dunque sappiamo bene che cosa è successo nelle ultime 48 ore, nonostante l’assenza dei giornali.

Eppure non credo di peccare di nostalgia da vecchio giornalista della carta stampata se ribadisco l’importanza dei fogli tradizionali. Badate bene, il Web è importante, e lo dimostra il fatto che stiamo lavorando per un giornale online, la Bussola: dobbiamo usare le nuove tecnologie. Ciononostante, ricordo che nel nostro vocabolario comune continuano a esserci richiami alla carta stampata proprio per affermare un senso di sicurezze: si dice “mettere nero su bianco”, oppure “carta canta”. La religione, poi, ci abitua all’espressione “Così sta scritto”.

Internet, invece, ci dà un senso di insicurezza, a causa della mancanza di un filtro, di controlli. Non sappiamo se ciò che c’è scritto sulla rete corrisponda alla verità, ognuno può mettere online ciò che vuole. E non soltanto si tratta di informazione o disinformazione che non puoi controllare. È infatti anche possibile che si scriva qualsiasi cosa su di te: quando mi capita di leggere ciò che mi riguarda, mi spavento. Anche perché non si sa bene come fare per precisare, per smentire, per porre fine a una calunnia.

Il diritto ci ha messo secoli per codificare le garanzie a difesa di chi scrive e di chi legge, di chi attacca e di chi è attaccato sulla carta stampata. Ora sulla rete, tutto salta. Certo, il giornalismo Web ha due facce, vale sempre la legge segreta dell’et-et cristiano: Internet è uno strumento meraviglioso e al tempo stesso può renderti insicuro e persino infelice, perché essere diffamato e non poterti difendere è una delle cose peggiori.

Dunque non esaltiamo la rete, né denigriamola. L’uomo, diceva Gesù, deve saper approfittare di “nova et vetera”, del Web e del vecchio caro foglio di carta che a mio parere non è ancora al tramonto.

(testo raccolto dalla redazione e non rivisto dall’autore)