INEDITO
Non è vana
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Cultura
23_04_2011
1
Morto, ti veglia il Vento:
Dormi esatto
Tre Giorni.
E Tellurico
fino a terminare
sulla pietra che rotola.
Risorto Luce
sopra le ginocchia
di tuo Padre Alleluia.
2
Giovanni Apocalisse
sopra il Sepolcro Vuoto in Verità
in Verità ti testimonia a me.
Di Ferite Gloriose appari a Didimo
ed il suo dito qui si pianta in me:
non posso più resisterti.
E Mangi Pesce ai ferri col tuo Pietro
che dalle braci sboccia
oggi il mio credere.
3
Dogma che palpiti
la mia assoluta Ragionevolezza
Aria d'ogni reale.
Fede
nel Fatto Unico
a radicarmi in Terra.
Chirios Salvezza
tu sei per me la Sola Concretezza
e in te io Fiamma di Beatitudine
4
Crocifisso Risorto Eucaristizzi
questo mio corpo e accetto
di soffrire.
Mi svuota e mi riempie
il tuo Pleròma,
l'anima Pneumatizza.
E dal nulla mi genera
il Padre in quell'ardore della Gloria
per cui Vivo di lui.
5
Sulla mia fronte
di Cristiano trascorrri
a Rivelarti Brezza della Pasqua.
E su dagli inferi
suoni per la mia bocca la speranza
a ciascun uomo.
Sul tuo pulsare
il cuore tutto accendo
di Carità la storia.
6
In tanto, anche, non chiamo il fuoco
a incenerire i molti
samaritani inospiti.
E, come te Glorioso, ai farisei
domenicali neanche con il dito
scrivo dentro la polvere.
E con il nulla di quelli che peccano
contro lo Spirito
incontrar non mi posso.
La Risurrezione trinitaria (1) arriva a me per la testimonianza degli apostoli (2). Nel mio credere c'è la ragione e c'è la fede (3). La Risurrezione riguarda l'intero me stesso (4) e tutta la storia (5). La testimonio ma, assolutamente, senza imporla (6).