Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Atanasio a cura di Ermes Dovico

LE TESTIMONIANZE

"Noi che abbiamo abbiamo scelto la vita"

Dai commenti dei nostri lettori una sofferta testimonianza di fede e di amore per la vita. Il caso di Dj Fabo ha scosso tutti, ma da queste riflessioni di medici, parenti e figli di persone in stato terminale, emerge come quella della vita sia l'unica opzione percorribile. 

Vita e bioetica 28_02_2017
Dj Fabo

La morte in Svizzera di Dj Fabo per eutanasia ha suscitato numerose reazioni da parte dei nostri lettori. Prevale su tutto il senso di pietà nei confronti di un’anima per la quale bisognerà pregare ancor più di prima. Ma non sono mancate anche le testimonianze di chi ha avuto a che fare con il dolore e la condizione dei malati in stato terminale.

Dai loro racconti emerge come, di fronte al tema del fine vita, non esistano due opzioni, una sovrapponibile all’altra, ma l’opzione della vita, offerta come sacrificio nel dolore, resti ancora quella più razionale e rispettosa di tutta la dignità dell’uomo. Sono testimonianze di chi è stato nel dolore e di cui nessun giornale parlerà mai. La Nuova BQ le offre come spunto di riflessione.

"Mio marito amava la vita nonostante la Sla"

Mio marito, morto quasi un anno fa dopo 5 anni di patimenti dovuti alla Sla, ha sempre detto che questa malattia gli aveva fatto conoscere quanto c'è di bello nella vita e per questo l'ha accettata come un dono. Non è stata una passeggiata. Devastante e dolorosa, ma la fede aiuta moltissimo, guai non ci fosse! È morto benedicendo e pregando. La nostra vita non ci appartiene, si può solo offrire.

Sandra Ballini 

"Papà accettava la sua croce"

Anch’io ho il mio papà colpito da emorragia celebrale è nonostante non sia più la stessa persona di prima accetta ogni Santo giorno di vivere la sua Croce con gioia e coraggio. La Fede sposta le montagne!.

Sabrina Andreotti 

"Io, disabile. Eppure valgo"

L'articolo è stato molto chiaro e lo sottoscrivo. Mi dispiace che dj Fabio abbia legato il valore, la preziosità della vita solo ad una capacità/possibilità di superamento di limiti fisici...Bisogna essere capaci di liberare la mente e il cuore valorizzando la sostanza di ciò che si è. Parlo da disabile che non ha mai corso, scalato etc... eppure IO VALGO.

Anna Maria Di Sabatino 

"I miei pazienti e la voglia di vivere"

Un altro caso strumentalizzato e pagato da chi vuole a tutti i costi una legge che favorisca la "buona" morte... spesso seguo malati incurabili, paralizzati e nessuno, dico nessuno ha chiesto di morire...chi lo spera sono coloro che gli vivono a fianco...e non giudico, perché so la fatica ed il dolore dei famigliari o degli amici.

Corrado Bigi