Nei Dems si candida il Kennedy che non ti aspetti
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Robert Kennedy jr, figlio del celebre Bob Kennedy (fratello del presidente) assassinato nel 1968, si candida nel Partito Democratico. Con un consenso stimato attorno al 14%, è l'unico sfidante reale di Joe Biden. È diventato celebre, negli ultimi anni, per la sua battaglia contro l'obbligo di vaccinazione e i lockdown.
Più di mezzo secolo dopo che la promettente candidatura presidenziale di suo padre fu stroncata da un assassinio, Robert F. Kennedy Jr., terzogenito di Bob, ha annunciato di voler sostituire Joe Biden come candidato democratico alla presidenza.
Il 5 aprile 2023, Robert F. Kennedy Jr. ha presentato la sua candidatura, diventando così il quarto membro della sua famiglia ad impegnarsi per la nomination democratica alla presidenza degli Stati Uniti e dopo due settimane lo stesso Kennedy ha dichiarato formalmente la sua candidatura alla Casa Bianca durante un evento di avvio della sua campagna elettorale a Boston, il 19 aprile 2023.
Kennedy è un attivista anti-vaccini e presidente del gruppo no-profit ‘Children's Health Defense’, contro tutti i vaccini (somministrati ai bambini) ed è il secondo democratico a entrare ufficialmente nella corsa per sfidare la candidatura di Joe Biden per il 2024, dopo la candidatura ‘farlocca’ della scrittrice Marianne Williamson dello scorso marzo. Kennedy, ex avvocato ambientalista, ha guidato a lungo il movimento contro l’obbligo dei vaccini, è stato anche ospite e speaker alla multitudinaria manifestazione ‘NO-Vax’ del 13 novembre 2021 a Milano, sostenendo le fondate preoccupazioni dei cittadini sui pericoli che i vaccini anti Covid 19 rappresentano per i bambini.
Durante la pandemia Covid-19, è stato tra coloro che hanno attaccato case produttrici e autorità americane ed internazionali per aver autorizzato ed imposto l’uso dei vaccini, mascherine obbligatorie e i lockdown, accusando in particolare Anthony Fauci, le Big Pharma e diversi plutocrati di aver imposto un vero e proprio regime "fascista" durante la pandemia, accuse confermate anche nel suo libro di successo dell’aprile scorso: The Real Anthony Fauci: Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health.
Per Robert Kennedy Jr., non ci saranno grandissimi problemi di finanziamento della campagna, almeno per il momento. Infatti, sino al 2022 aveva intascato quasi mezzo milione di dollari all’anno dalle associazioni di beneficenza da lui gestite e si apprestava a guadagnare altri svariati milioni, grazie al suo libro best-seller: dall’organizzazione anti-vax Children's Health Defense più di 345.561 dollari come presidente dal 2019 e, dalla vendite del libro, secondo le stime di New York Post del 2022, potrebbe aver incassato dai 2,5 ai 3,8 milioni di dollari. Mentre per Anthony Fauci, in una intervista rilasciata a CNN, “finita l'emergenza sanitaria COVID”, è tempo di "guardare andare avanti”, Robert F. Kennedy Jr vuole invece guardare a fondo di ciò che è accaduto e denunciare storture e abusi perché non avvengano più.
L'emergenza sanitaria nazionale negli Stati Uniti terminerà l'11 maggio, decisione presa da Biden lo scorso 10 aprile, dopo che il Congresso, a maggioranza repubblicana e poi il Senato avevano votato (a febbraio), con più di 197 Democratici a favore, una risoluzione che stabiliva la fine delle restrizioni e degli obblighi imposti da tre anni, con un bilancio di 1.129.573 morti per l’infezione secondo la CDC (Centers for Disease Control and Prevention). Non sono conteggiati coloro che sono deceduti per cause avverse al vaccino o hanno contratto malattie o subito danni dopo la somministrazione delle dosi vaccinali .
Dunque Robert F.Kennedy Jr., forte del suo 14% di consenso, rimane l’unico vero candidato alternativo, per il momento, alla possibile nomination democratica di Joe Biden per la presidenza degli Usa nel 2024. Durante una recente intervista a Fox News, Kennedy Jr ha evidenziato anche come le restrizioni alle libertà e le chiusure imposte dai piani di emergenza per il Covid-19 abbiano contribuito a cancellare sistematicamente la classe media americana. “La cosa peggiore è quello che ha fatto all'economia... Abbiamo spostato 4mila miliardi di dollari di ricchezza dalla classe media americana a questa nuova aristocrazia di miliardari", con 500 nuovi miliardari arricchitesi negli ultimi tre anni e diversi membri dell’élite plutocratica mondiale che sono diventati ancora più ricchi".
"Il rapporto Oxfam", ha detto nella intervista a Fox News, "mostra che i miliardari che esistevano all'inizio della pandemia, persone come Bill Gates, Mark Zuckerberg, Jeffrey Bezos, Bloomberg, ecc, hanno aumentato la loro ricchezza del 30% durante la pandemia, grazie alle chiusure... perciò dobbiamo ricostruire la classe media americana", ha continuato Kennedy, accusando i governi federali americani, in particolare Trump ma anche Biden.
Ebbene, si condividano in tutto, in parte o per nulla le battaglie di Kennedy contro le Big Pharma, gli eccessi tirannici e restrittivi delle libertà e gli obblighi vaccinali imposti dai governi ed élite plutocratiche mondiali, nessuno gli dovrebbe ‘democraticamente negare’ dibattiti pubblici e confronti con Joe Biden. Lo ha chiesto martedì 25 aprile, in una serie di post su Twitter, ricordando la tradizione del Partito Democratico "i suoi valori tradizionali", ricordando di essere un “un democratico multigenerazionale” preoccupato dal partito che pare esser “andato fuori strada” e ribadendo la profonda differenza con Biden su “questioni fondamentali come l'influenza delle aziende nel governo, la censura, le libertà civili, la povertà, la corruzione e la politica di guerra, tra le altre”.
Lecito ed auspicabile ma, il Comitato Nazionale Democratico (DNC) non intende ospitare alcun dibattito, se non quello finale per le primarie, in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Uno ‘stop’ dal sapore ben poco democratico e che dimostra ancora una volta come il Partito Democratico Usa assomigli sempre più ai vecchi partiti comunisti europei, intollerante e massimalista.