Multata una suora in Kirghizstan per diffusione del Cristianesimo
La suora stava leggendo una lettura del calendario liturgico quando le è stata contestata una multa per violazione della legislazione in materia di libertà religiosa
Si stava celebrando la messa nella chiesa cattolica di Talas, parrocchia di san Nicola, in Kirghizstan, quando degli agenti di polizia e del Comitato statale per la sicurezza nazionale sono entrati alla ricerca di suor Daniela Cincilova, slovacca, della Congregazione delle suore Francescane Insegnanti, per notificarle una multa da 90 dollari contestandole il reato di “violazione della legislazione sulla libertà di religione e sulle organizzazioni religiose”. Suor Daniela, secondo gli inquirenti, ha diffuso la fede cattolica romana a Talas senza l’autorizzazione della Commissione statale per gli affari religiosi. Stando a quanto riferito all’agenzia di stampa Fides da Damina Wojciechowski, un missionario gesuita, suor Daniela in realtà stava solo leggendo dall’ambone una delle letture previste dal calendario liturgico, non stava predicando né presiedendo la celebrazione eucaristica, due azioni che in effetti degli stranieri possono compiere solo se in possesso di un certificato rilasciato dagli organi governativi competenti. Per questo è già stato presentato un ricorso e si spera nella cancellazione della sanzione. Il Kirghizstan è un paese a maggioranza musulmana, abitato da poche migliaia di cattolici distribuiti in cinque parrocchie frequentate assiduamente da circa 500 fedeli. La chiesa di Talas è stata riconsacrata nel 2019 ed è stata la prima a riaprire dopo la fine dell’Urss. Molti fedeli abitano troppo lontano dalle chiese e quindi si riuniscono per pregare in case private, visitati periodicamente dai missionari presenti nel paese.