Müller su Trump: sventato attacco alla libertà religiosa
Non le manda a dire l'ex prefetto dell'ex Sant'Uffizio: «Non si può governare con l’ideologia, come avrebbe fatto Harris».
Intervistato da Il Tempo il cardinale Gerhard L. Müller va controcorrente rispetto a chi, in casa cattolica, tende a parificare lo scenario non più ipotetico della futura amministrazione Trump a un eventuale vittoria della candidata dem Kamala Harris, se non a preferire quest'ultima accodandosi alle lamentazioni mainstream per l'elezione del tycoon. L'ex prefetto dell'ex Sant'Uffizio invece non le manda a dire: il pragmatismo di Trump si rivela decisamente preferibile a una eventuale vittoria di Kamala Harris, che avrebbe significato la sconfitta della libertà religiosa. «Da parte sua [di Harris] si è vista una tendenza al totalitarismo. Il rischio di avere uno Stato pronto a definire i confini della libertà religiosa sarebbe stato reale. Non si può governare con l’ideologia, come avrebbe fatto Harris».
Nessuna equiparazione tra "mali minori" su aborto e migranti: per Müller «Kamala Harris era una candidata fortemente contro la vita. Il criterio consigliato resta quello di votare politici pro-vita». Se infatti la difesa della vita è un principio assoluto, «intervenire sull’immigrazione illegale non è affatto contro i diritti umani». «Uno Stato ha diritto di difendere le sue frontiere e ripristinare la legalità. Chi sta morendo in mare e si trova in una situazione d’emergenza va salvato, ma ben altra cosa sono le regole per stabilire un’immigrazione legale».
Come giudica il secondo presidente Usa cattolico, l'uscente Joe Biden?«Negativamente. Non basta presentarsi come cattolici se poi si adottano politiche anticristiane». Mentre sul futuro vice di Trump riporta una testimonianza personale: «Vance mi ha detto che proprio l’incontro con il cattolicesimo gli ha consentito di superare i problemi che si trascinava dall’infanzia».
