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Mrs Sylvia fa causa a tutti i gay

La 66enne Sylvia Driskell ha scritto di suo pugno una denuncia contro tutti gli omosessuali presentandola presso un tribunale del Nebraska chiedendo al giudice di decidere se l’omosessualità sia un peccato o no.

Gender Watch 21_05_2020

La 66enne Sylvia Ann Driskell, che si definisce «ambasciatrice di Dio e di suo figlio, Gesù Cristo», ha presentato, presso un tribunale del Nebraska, una denuncia di 7 pagine scritta di suo pungo contro tutte le persone omosessuali del mondo chiedendo al giudice di pronunciarsi su una domanda semplice semplice: «l’omosessualità è un peccato oppure non è un peccato? ».

La Driskell per perorare la sua meritoria denuncia si appella ai passi della Bibbia e al dizionario Webster. Scrive la denunciante: «L’omosessualità è un peccato e gli omosessuali sanno di vivere nel peccato, di vivere una vita di omosessualità. Perché in caso contrario continuerebbero a nascondersi? Ho sessantasei anni e mai avrei pensato di vedere il giorno in cui la nostra Grande Nazione o il nostro Grande Stato del Nebraska sarebbero diventati così conformi alla complicità del comportamento osceno di alcune persone. Il modo di distruggere una nazione o uno stato è quello di distruggere la sua morale».

Sicuramente l’iniziativa di questa donna del Nebraska finirà nel vuoto – e infatti un portavoce del tribunale ha fatto sapere che ad oggi non è stata fissata nessuna convocazione – però fa cultura, orienta le coscienze, cerca di ostacolare quel fenomeno di acquiescenza che permette all’omosessualità di dilagare.