Morto il cardinale Ayuso Guixot, oggi le esequie
Il porporato comboniano era prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso. Pochi giorni fa il Papa aveva invitato a pregare per lui.
Lunedi 25 novembre, ricevendo la delegazione internazionale giainista in occasione dell'incontro con alcuni membri del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, Francesco aveva comunicato «anche una notizia non bella: il Capo di questo Dicastero, il Cardinale Ayuso, sta molto male di salute, è in fin di vita. Una preghiera per lui». Il porporato spagnolo è morto il giorno stesso al Policlinico Gemelli, dov'era ricoverato.
Nato a Siviglia nel 1952, entrò fra i Missionari Comboniani nel 1980 e due anni dopo fu ordinato sacerdote, vivendo per vent'anni in Egitto e Sudan. Nel 2012 fu nominato segretario dell'allora Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, da Benedetto XVI; nel 2016 ricevette l'ordinazione episcopale in San Pietro. Alla morte del cardinale Jean-Luis Tauran (anch'egli deceduto in carica) gli succedette come presidente del Pontificio Consiglio. Nel concistoro del 2019 ricevette la berretta cardinalizia e la diaconia di San Girolamo della Carità. Con la riforma della Curia nel 2022, Ayuso divenne primo prefetto del neonato Dicastero per il Dialogo Interreligioso.
Oggi le esequie del porporato all'altare della Cattedra della Basilica vaticana, celebrate dal decano del Sacro Collegio, il cardinale Giovanni Battista Re. Quindi i riti dell'Ultima Commendatio e della Valedictio officiati dal Papa. Con la morte di Ayuso resta vacante la guida del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, mentre il numero dei cardinali elettori (il porporato aveva infatti 72 anni) si attesta al limite teorico di 120, ma per soli dieci giorni, fino al prossimo concistoro del 7 dicembre.