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Utero in affitto

Milano, sull'utero in affitto la giunta si spacca

Dopo la decisione del Tribunale sulla trascrizione di una figlia di una coppia gay, la giunta del comune di Milano si spacca sull'utero in affitto.

Gender Watch 08_11_2018

Pochi giorni fa il Tribunale di Milano aveva riconosciuto lo status di genitore a due uomini che avevano avuto una bambina con la pratica dell’utero in affitto e aveva chiesto al comune di trascrivere questa doppia genitorialità anche all’anagrafe.

Il sindaco di Milano Beppe Sala aveva detto che prima di procedere occorreva discuterne in Giunta. Stesso concetto è stato da lui ripetuto l’altro giorno: «Deve essere la giunta a dare un indirizzo politico, non si è mai visto che il Consiglio discuta di questioni prima della giunta, mi sembra un ribaltamento della situazione. Ne discuteremo presto, anche nei prossimi giorni, e dobbiamo tener conto dei diritti di tutti, anche se i bambini sono molto pochi (a Milano si contano sei casi, ndr)».

La discussione c’è stata: contrari gli esponenti del centro destra, favorevoli quelli del centro sinistra. Ma anche a sinistra non tutti sono convinti: Enrico Marcora, Elisabetta Strada, Marco Fumagalli e Roberta Osculati la quale ha dichiarato: «La genitorialità non può essere considerata un fatto commerciale».

Ovviamente la trascrizione avverrà, ma questi tentennamenti provano che la pratica dell’utero in affitto stenta ad essere accettata dalla massa. Però, ahinoi, è solo questione di tempo.

https://www.cinemagay.it/rassegna-stampa/2018/11/06/figli-di-due-padri-stop-dei-cattolici-e-maggioranza-spaccata/

https://lanuovabq.it/it/due-papa-un-utero-in-affitto-e-qualcosa-che-non-torna