Milano, riconoscimento "in pancia" per i figli di coppie gay
Una legge che prevede il riconoscimento dei figli prima della nascita per le coppie conviventi è stata applicata a Milano per una coppia lesbica.
In Italia c’è una legge che permette alle coppie conviventi non coniugate di riconoscere il figlio prima che venga alla luce. Soluzione usata per i parti a rischio o nel caso in cui al momento della nascita il genitore non partoriente non possa esserci o la partoriente non sia capace di esprimere un consenso valido al momento della nascita.
Tale disciplina normativa è stata applicata per la prima volta nei confronti di una coppia lesbica, in cui la gravidanza era a rischio, con il beneplacito dell’amministrazione milanese di Beppe Sala e su pressione della Rete Lenford. La partoriente era incosciente e così “i nascituri hanno corso il rischio tanto di perdere la madre biologica, tanto quello di non poter essere riconosciuti dall’altra mamma, in quanto il consenso della gestante non era stato raccolto dall’ufficio di stato civile prima della nascita”, spiegano le avvocate di Rete Lenford, Valentina Pontillo e Maria Grazia Sangalli.
Un altro tassello ideologico per identificare le coppie omosessuali con quelle coniugate e per qualificarle a tutti gli effetti come “famiglia”.