Maria e Sant'Agostino nello stemma di Leone XIV
Il giglio che raffigura la Vergine e il cuore "agostiniano" trafitto dalla freccia: simboli già scelti da Prevost al momento della nomina episcopale, così come il motto «In Illo uno unum».

Rimanda a Maria e Sant'Agostino lo stemma di Leone XIV, che riprende gli elementi e il motto già scelti dal vescovo Robert Francis Prevost al momento della nomina episcopale, nel 2014, ma ora "aggiornati" al ministero assunto l'8 maggio scorso al momento dell'elezione al soglio di Pietro. Essendo uno stemma papale presenta infatti: «una mitra d’argento, ornata di tre fasce d’oro unite da un palo dello stesso, con le infule svolazzanti, foderate di rosso, crocettate e frangettate d’oro, e accollato alle chiavi petrine decussate e addossate, quella in banda d’oro e quella in sbarra d’argento, legate da un cordone di rosso», spiega don Antonio Pompili, vicepresidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano.
Lo scudo «innalza in una campitura d’azzurro, colore che richiama le altezze dei cieli e si caratterizza per la sua valenza mariana, un classico simbolo in riferimento alla Beata Vergine Maria, il giglio (flos florum)», mentre nella campitura bianca c'è il cuore trafitto dalla freccia, emblema dell'Ordine Agostiniano, ispirato a un passo delle Confessioni: «Sagittaveras tu cor meum charitate tua», («Hai ferito il mio cuore con il tuo amore»). Agostiniano è anche il motto episcopale di Leone XIV: «In Illo uno unum» («Nell’unico Cristo siamo uno»).