Mani generose
Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino (Mt 15,32)
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi. Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. (Mt 15,29-37)
Gesù si preoccupa anche per i bisogni materiali dei suoi discepoli, anche se ovviamente dopo quelli spirituali che hanno la precedenza. Se avremo la fortezza di rimanere accanto al Signore, non verremo meno nel nostro cammino. Egli ci sostenterà, nel corpo e nello spirito, e non permetterà che nessuno dei suoi lasci questo mondo senza i suoi conforti. Prega adesso in silenzio il Signore Gesù per affidare veramente la tua vita nelle sue mani misericordiose e generose.