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La storia

Madonna degli Angeli, un santuario prediletto dal Cielo

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Oggi, 2 agosto, ricorre la festa della Madonna degli Angeli di Cassano delle Murge, il cui santuario ha una storia secolare, ricca di grazie dal Cielo. A confermarlo gli interventi di Maria, dal Medioevo ai giorni nostri.

Ecclesia 02_08_2024

Salendo per una strada irta e panoramica, dalla quale si scorge il verdeggiante altopiano pugliese nella provincia di Bari, si giunge su un piccolo eremo che si scosta pochi chilometri dal centro abitato di Cassano delle Murge. Qui vi è un vero e proprio gioiello. Non soltanto perché il santuario della Madonna degli Angeli, che si staglia a picco sulle meraviglie del creato, è un pezzo di storia che attraversa i secoli sin dal principio del cristianesimo. Ma soprattutto perché la Beata Vergine Maria pare aver scelto questo luogo con particolare predilezione e con altrettanta determinazione pare volerlo preservare.

UN LUOGO CHE ATTRAVERSA LA STORIA

Il santuario dedicato alla Madonna degli Angeli, di cui il 2 agosto ricorre la festività, come si è detto ha una storia secolare. Il suo “pezzo forte” è il quadro miracoloso della Regina Angelorum, affrescato probabilmente nei primi secoli dopo Cristo sulla roccia di una grotta sotterranea, che tanto ricorda le catacombe dove i primi cristiani pieni di fervore e di Spirito Santo si riunivano a pregare per sottrarsi alle persecuzioni.

Il fatto che questo dipinto, raffigurante la Madonna col Bambino e gli Angeli, sia miracoloso non lo dicono solo i racconti popolari e gli ex voto dei fedeli per le tante grazie ricevute, ma lo dice la storia stessa che ci consegna questa opera d’arte dopo secoli di inenarrabili vicissitudini, dalle quali ne è sempre uscita indenne. E ciò a partire dalla furia iconoclasta di Leone III Isaurico, che distrusse un gran numero di immagini sacre, sino ad arrivare alla soppressione sabauda degli ordini religiosi e alla chiusura dei conventi, compreso quello sorto a Cassano, passando per un tempo in cui la grotta della Madonna degli Angeli fu addirittura adibita a cisterna. Come sia possibile che il colore dell’affresco non si sia disciolto pur restando completamente immerso nell’acqua per tanto tempo, è uno degli svariati fenomeni prodigiosi su cui ci sarebbe da indagare.

Se, dunque, l’opera dell’uomo si è data così tanto da fare per cancellare la memoria di questo luogo sacro, come ha fatto a resistere sino ad oggi?

UNA PRESENZA CHE RESTA

L’unica che sin dal principio non si è mai dimenticata del progetto di Dio per questo luogo prescelto dal Cielo è Maria. Sembra assurdo da dirsi in un mondo iper-razionalista come il nostro, eppure sono le apparizioni della Madonna, ovvero la manifestazione della sua reale presenza, ad aver cambiato il corso della storia di Cassano e del suo santuario.

Se infatti attorno al 1200 fu costruita la prima antica chiesa rupestre, di cui oggi si conserva la facciata, lo si deve alla Madre di Dio che, apparendo in sogno ad un sacerdote, rivelò la presenza del quadro ormai dimenticato che la raffigurava incoronata, con in braccio il divin Figlio e attorniata dagli angeli. L’anonimo sacerdote cercò e puntualmente trovò il misterioso dipinto nell’antica grotta, ove in onore della Santa Vergine venne fatto costruire il primo altare per celebrare l’Eucaristia.

È datata 19 maggio 1855, un sabato, la seconda apparizione. Maria, ancora una volta, si mostrò ad un sacerdote cassanese, al quale volle ricordare la predilezione di Dio per quel luogo sacro sempre abbandonato e dimenticato. Dopo essere passato dalle mani dei Frati minori dell’osservanza a quelle degli Alcantarini, il santuario con il relativo convento è stato poi affidato nel 1935 agli Agostiniani.

UNA MADRE CHE CHIAMA, ORA

Il 2 agosto 2023, proprio nel giorno della festa dedicata alla grande patrona, i cassanesi si sono svegliati nel bel mezzo di un blackout generale della corrente elettrica. Così, per servire la Messa solenne delle 11 di mattina i custodi del santuario sono dovuti “correre ai ripari”, attivando in chiesa un piccolo generatore di corrente locale, sufficiente giusto per avere un poco di luce sull’altare. Chi conosce l’architettura del luogo, infatti, sa bene che esso è buio anche di giorno se privato dell’illuminazione artificiale.

Non è difficile perciò immaginare lo stupore degli astanti, a partire dai numerosi sacerdoti concelebranti, quando durante la consacrazione, esattamente nel momento in cui l’Ostia veniva elevata, hanno visto accendersi improvvisamente tutte le lampade della chiesa, riempita così di una forte luce.

Che non si trattasse di una semplice coincidenza lo hanno intuito tutti in quel momento, anche perché questo segno è arrivato in un tempo molto particolare per la vita del santuario cassanese.

Solo qualche mese prima, infatti, l’Ordine agostiniano, dopo quasi novant’anni di custodia, aveva annunciato con grande dolore di dover chiudere il convento per mancanza di vocazioni. E sono gli stessi fedeli a raccontare che anche in quella occasione non sono mancati i segni: nei giorni successivi al triste annuncio, la grotta della Madonna, per un certo tempo, si è coperta di uno strato d’acqua e sulle panche sono comparsi grossi goccioloni caduti dall’alto, come “grandi lacrime”. Un fenomeno mai verificatosi prima e mai più ripetutosi all’interno della grotta.

DAVIDE

Ma il segno odierno più prodigioso è quello che intreccia la storia della Madonna degli Angeli e del suo santuario pugliese con un piccolo bambino calabrese, Davide Fiorillo, volato in cielo come un angelo a soli otto anni, il 22 giugno 2021.

Dopo quattro anni di malattia vissuti tra ospedali ed estenuanti cure senza speranza, Davide è stato portato dagli stessi angeli proprio in questo santuario di cui lui e i suoi familiari ignoravano l’esistenza. E sebbene prima di entrare in questo luogo sacro Davide non conoscesse alcuna preghiera, non essendo stato educato in nulla alla fede, qui ha recitato per la prima volta l’Ave Maria. E, fermatosi a contemplare la statua della Madonna, pieno di luce, ha detto di vederla «viva in mezzo a noi». La stessa Madonna, poi, a pochi giorni dalla partenza di Davide per il Cielo, lo ha portato in chiesa dicendogli di fare la Prima Comunione, conducendolo tra le braccia di Gesù, con il sorriso, per sempre. L’intera storia di Davide e quella del santuario di Cassano delle Murge sono contenute nel libro Davide, il bambino che parlava con gli angeli (Edizioni Ares, 2024).

Un ragazzino cassanese, sentendo raccontare la storia di Davide, ha fatto un disegno e consegnandolo a padre Angelo, l’attuale custode del santuario, ha manifestato nel cuore il desiderio di farsi magari, un giorno, agostiniano.

I disegni di Dio sono un mistero ai nostri occhi, ma possiamo esser certi che ci ha dato una Madre che incessantemente ci chiama a Lui, che instancabilmente ci accompagna in terra e che già ci attende in Cielo nella gioia eterna.



STORIA DI GRAZIA

Il Cielo in una stanza, in un libro la vita di Davide Fiorillo

06_02_2024 Riccardo Caniato

Fresco di stampa “Davide. Il bambino che parlava con gli Angeli”, il libro di Costanza Signorelli sulla vita del piccolo nato al Cielo a 8 anni. Cresciuto in una famiglia non praticante, raccontò le sue esperienze mistiche con Gesù, Maria, gli Angeli.