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RISORSE

Ma la famiglia nonostante tutto...

Esperti radicali, massoni, comunisti, azionisti, si sono messi insieme per portare colpi che speravano mortali all’istituto plurimillenario della famiglia. E ora hanno il coraggio di dare la colpa di tutto questo alla famiglia stessa. Malgrado tutto, la famiglia ha continuato, in silenzio a fare famiglia: continua a esistere, ma necessita urgentemente di aiuti.

Editoriali 15_07_2019

Caro direttore,
qualche giorno fa, mentre guidavo l’auto, ho sentito, in una trasmissione RAI, il solito esperto che ha avuto l’ardire di affermare che in Italia la famiglia si è auto dissolta. A Milano diremmo “che faccia di tolla” ha costui ad incolpare direttamente la famiglia di un percorso iniziato negli anni '60 ad opera di “esperti” molto simili alla nostra faccia di tolla. Esperti radicali, massoni, comunisti, azionisti, i quali, divisi su quasi tutto, si sono messi insieme per portare colpi che speravano mortali all’istituto plurimillenario della famiglia. Ed ora hanno il coraggio di dare la colpa di tutto questo alla famiglia stessa. Quest’ultima una colpa ce l’ha: quella di avere continuato a fare la famiglia, ma senza i supporti culturali e ideali di cui anch’essa ha bisogno per continuare a svolgere il suo compito fondamentale e insostituibile. La cricca antifamiglia si metta in testa che la famiglia è proprio INSOSTITUIBILE e che anche su questo punto prima o poi le tenebre non prevarranno.

Ho appena scritto che la famiglia, malgrado tutto, ha continuato, in silenzio, a fare famiglia e vi sono alcuni segni, anche politici, che essa comincia a non poterne più dei propri saccenti nemici. Sto constatando questo anche in questi pochi giorni che sto trascorrendo con mia moglie in un residence vicino al mare. Vi sono molte famiglie con figli anche piccoli e sono colpito dall’attenzione e dalla cura con cui tanti giovani genitori si occupano dei loro figli. Sono colpito, soprattutto, da molti papà, che mostrano una sensibilità educativa di cui non si sente parlare nei talk show e nei dibattiti giornalistici. La gente semplice e non ideologizzata è molto migliore di come gli esperti la descrivono. Esiste anche una maggioranza silenziosa di famiglie che ogni giorno compiono il proprio silenzioso dovere, malgrado pochissimi siano gli aiuti che ricevono e malgrado la cultura più rumorosa le tempesti con idee nichiliste e disfattiste.

La famiglia, dunque, continua ad esistere, ma necessita urgentemente sia di aiuti materiali sia, e soprattutto, di sostegni di giudizio, che dia ad essa la forza ideale di superare i momenti difficili.

In questi giorni, ripeto, sono ammirato della cura che tanti genitori dedicano ai propri figli piccoli. Il problema vero si porrà loro quando quei figli raggiungeranno l’età dell’adolescenza: è in questa fase che le famiglie avranno bisogno di un giudizio certo e sereno, giudizio che gli “esperti” fanno di tutto per non comunicare, anche perchè non lo possiedono più. E’ su questo punto che nasce l’enorme responsabilità dei cattolici, che dovrebbero comunicare, senza troppa puzza sotto il naso, i criteri per mantenere i giovani su una strada positiva e piena di speranza. Sia privatamente che pubblicamente, superando l’attuale strana (e colpevole) timidezza.