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Maternità surrogata

L’utero in affitto con gli occhi a mandorla

Un ricercatore giapponese sulla rivista Bioetichs illustra come in estremo oriente la pratica dell’utero in affitto - pratica a cui ricorrono anche le coppie gay - presenta caratteristiche assai peculiari.

Gender Watch 10_09_2020

Il giapponese Yoshie Yanagihara svolge attività di ricerca presso la Scuola di Scienza e Ingegneria della  Tokyo Denki University.  Yanagihara ha pubblicato un articolo sulla rivista Bioetichs dal titolo «Ricostruire le prospettive femministe relativamente al corpo delle donne utilizzando una visione globalizzata: il mercato in evoluzione della maternità surrogata in Giappone».

L’articolo da una parte ricorda che la pratica della maternità surrogata, pratica a cui ricorrono spesso anche le coppie gay, è assai più antica in estremo oriente rispetto all’Occidente. Su altro versante ribalta un luogo comune: gli occidentali usano il corpo delle donne orientali per avere figli. Ma in Giappone, ad esempio, è vero l’opposto. Le coppie cercano la donna occidentale per avere un figlio. Queste coppie vengono erroneamente persuase dal fatto che la cultura cristiana occidentale predisponga in modo favorevole le donne a questo gesto di gratuità (che è in realtà sempre retribuito).