Luce per il prossimo
Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? (Mc 4, 21)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». (Mc 4,21-25)
Il peccato tende ad essere nascosto proprio perché si è coscienti, spesso inconsapevolmente, che è sbagliato. Al contrario, chi mette al centro del proprio cuore la volontà di Dio non solo non si nasconde ma diventa luce per il prossimo. L’alternativa di queste due vie si pone subito e dipende sempre dalla nostra libertà con cui decidiamo cosa e chi ascoltare con attenzione. Sforziamoci costantemente di custodire i nostri sensi e, con essi, il nostro cuore.