Lourdes: in primavera si deciderà sui mosaici di Rupnik
Decisiva la testimonianza di una volontaria che aveva incontrato vittime di abusi e che vedeva nelle due rampe della basilica «le braccia dell'Immacolata», mentre ora le sembrano «le braccia di Rupnik».
I mosaici di padre Marko Ivan Rupnik sono diffusi ovunque, dal Vaticano al santuario di Lourdes e ci si interroga sull'opportunità di mantenere quelle opere inestricabilmente legate agli scandali che hanno coinvolto il suo artefice.
Mons. Jean-Marc Micas, vescovo di Tarbes e Lourdes, ha ricevuto innumerevoli lettere «di persone molto arrabbiate perché i mosaici sono ancora lì e di altre persone altrettanto arrabbiate all'idea che potessimo rimuoverli», ha dichiarato a Catholic News Agency, confidando di poter prendere una decisione in primavera.
Ha raccontato inoltre di essere stato spinto a formare la commissione ad hoc grazie alla testimonianza di una volontaria inglese che aveva «incontrato tante donne che vengono a Lourdes per chiedere una guarigione speciale dopo gli abusi». La donna descriveva le due rampe della basilica (ricoperte dai mosaici dell'ex gesuita) come «le braccia dell'Immacolata Concezione che abbracciano i suoi figli», ma ora, proseguiva, «non sono le braccia dell'Immacolata Concezione. Sono le braccia di padre Rupnik».