L'Opus Dei a congresso straordinario
La Prelatura è riunita in questi giorni per riflettere e adeguare i propri statuti al motu proprio di Papa Francesco del luglio scorso.
La Prelatura dell'Opus Dei è riunita in congresso generale straordinario per adeguare i propri statuti al motu proprio Ad charismam tuendum, promulgato lo scorso luglio da papa Francesco al fine di «tutelare» e «promuovere» l'Opera e «dovendo al contempo adeguare le disposizioni relative alla Prelatura in ragione della nuova organizzazione della Curia Romana».
Il congresso straordinario si svolgerà a partire da oggi fino a domenica. La stessa prelatura comunica che vi prenderanno parte 126 donne e 148 uomini, di cui 90 sacerdoti. «I partecipanti provengono dai cinque continenti: Africa (6,6%), America (36%), Asia (6,2%), Europa (50%) e Oceania (1,1%). Il 12 aprile, prima di iniziare le riunioni, il prelato presiederà una Messa per mettere i lavori sotto la guida dello Spirito Santo».
Nata nel 1928 per opera di San Josemaría Escrivá, l'Opus Dei è stata eretta 40 anni fa come "prelatura personale" (attualmente l'unica esistente nella Chiesa cattolica). Dai dati diffusi in occasione del congresso, risultano appartenenti a essa 93.600 persone (tra cui 2.093 sacerdoti). Tra gli altri "numeri" interessanti offerti dal sito dell'Opera ci sono quelli relativi alle cause di canonizzazione, compiute o soprattutto in corso: al di là del fondatore, San Josemaría, e del primo prelato, il Beato Alvaro del Portillo, i candidati all'aureola sono quasi tutti laici.