Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Linguaggio profetico

Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono (Gv 8,28)

Schegge di vangelo 09_04_2019

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui. (Gv 8,21-30)

Per comprendere ciò che dice Gesù nel Vangelo occorre conoscere la mentalità dell'evangelista, nonché il retroterra culturale e linguistico del popolo ebraico. In questo caso "Io Sono" è una espressione tecnica che rimanda al nome con cui Dio si è rivelato a Mosè dal roveto ardente. Infatti il nome di Dio, Jahvè, significa "io sono colui che sono" oppure "io sono colui che è". L'espressione "Figlio dell'Uomo" deriva dal linguaggio profetico che annunciava l'arrivo del Messia, per cui bisogna capire la differenza tra "figlio dell'uomo" e "figlio di un uomo", in quanto è evidente che il Messia certamente non è figlio di un uomo, ma di Dio. Figlio dell'uomo è invece il Messia. Gesù afferma quindi che quando Lui sarà innalzato sulla croce, sarà evidente la Sua divinità. Ecco perché il centurione può affermare: "Veramente costui era figlio di Dio".