Licenziate perché no gender
Un'assistente preside e una maestra delle elementari hanno fondato un movimento di base che propone soluzioni educative per arginare le derive gender. Dopo essere state insultate sono state licenziate.
Rachel Damiano, assistente del preside in una scuola media, e Katie Medart, insegnante di scienze alle elementari, hanno fondato "I Resolve", un movimento di base per contrastare le derive gender nel campo dell’educazione. Una delle loro proposte era quella di dividere i bagni in base al sesso biologico. Risultato: sono state pesantemente insultate sui social e sono state licenziate.
Le due hanno descritto la decisione di licenziarle come "scoraggiante, ingiusta e surreale. Il nostro obiettivo era fornire una soluzione ragionevole, amorevole e tollerante a una questione di interesse pubblico che le nostre organizzazioni giovanili devono affrontare in questo momento".
In merito agli insulti: “la maggior parte delle minacce e degli insulti sono arrivati sui nostri social media da parte delle stesse persone e gruppi che predicano la tolleranza. Siamo stati chiamate pedofile, transfobiche e ci hanno detto che non meritiamo di vivere, figuriamoci di lavorare con i giovani. Ci è stato detto che le nostre mani sono sporche del sangue dei giovani trans suicidi. A Katie è stato detto che non dovrebbe essere una madre e a Rachel è stato detto che non dovrebbe avere figli".