Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi martiri messicani a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Libertà e appartenenza

Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato. (Gv 7,1-2.10.25-30)

Schegge di vangelo 20_03_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. (Gv 7,1-2.10.25-30)

Gesù sale a Gerusalemme per la festa delle Capanne, che ricordava il cammino del popolo ebreo nel deserto. Nella città che gli è diventata ostile, Egli ‘parla liberamente’, superando il timore che l’aveva tenuto lontano dalla Giudea. Da dove gli deriva questa libertà? Viene dal suo rapporto con il Padre e dalla coscienza della missione ricevuta. Gesù non vive da solo e non opera da solo. La sua forza e la sua libertà vengono da questo legame, che gli permette di proseguire il cammino fino alla ‘sua ora’. Vale anche per noi. Da dove vengono la forza e la libertà nelle circostanze difficili della vita, se non da un senso vivo di appartenenza?