Liberaci dal maligno
Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio! (Lc 4, 34)
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. (Lc 4, 31-37)
Il demonio, attraverso una persona da lui posseduta, cerca di distogliere l’attenzione generale dall’insegnamento di Gesù. Il demonio sa che Dio esiste (potremmo dire che è un credente, ma non praticante in quanto non pratica le virtù), e teme non solo l’insegnamento ma anche l’autorità con cui Gesù insegna poiché non vuole perdere il suo potere sugli uomini. Tenta così Gesù con una prova di vanagloria, annunciando che Egli è il “santo di Dio”. Gesù naturalmente non cede a tale tentazione e ordina al demonio di tacere e di andarsene. Non sarà Satana bensì la croce a testimoniare la Sua santità. Chiediamo quindi al Signore la forza per resistere alle tentazioni del demonio: "Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal Maligno".