L’esercito governativo attacca una chiesa in Sudan del Sud
I soldati hanno sparato a raffica uccidendo un parrocchiano e ferendone un altro per poi cercare di cancellare le tracce del loro operato

Il 26 marzo dei soldati appartenenti a una unità locale dell’esercito governativo del Sudan del Sud hanno attaccato una chiesa, la Our Lady of Assumption di Loa, nella contea di Magwi situata nello Stato di Equatoria orientale, hanno ucciso un parrocchiano e ne hanno ferito un altro. Monsignor Emmanuel Bernardino Lowi Napeta, vescovo della diocesi di Torit di cui la parrocchia fa parte, ne ha dato notizia il 3 aprile. Stando al comunicato della diocesi, pervenuto all’agenzia di stampa Fides, al loro arrivo i soldati senza alcun preavviso hanno aperto il fuoco sparando a raffica. Poi, si legge nel comunicato, “nel tentativo di nascondere la loro azione hanno portato via il corpo e lo hanno nascosto, e hanno ricoperto le tracce di sangue lasciate al suolo con del terriccio, per rimuovere ogni prova. Ad oggi non si conosce dove si trovi il cadavere. Nel corso dell’intrusione, il personale ecclesiastico, i suoi assistenti e i residenti nei dintorni sono stati intimiditi, minacciati e interrogati”. Il motivo dell’attacco non è stato ancora chiarito. Monsignor Lowi Napeta ha condannato l’accaduto che ha definito “una grave violazione della santità, neutralità, sicurezza e diritti” dei membri della Chiesa, ha chiesto alle autorità sud sudanesi una tempestiva e imparziale inchiesta sull’incidente, l’identificazione e la consegna alla giustizia del personale militare coinvolto, concrete assicurazioni da parte delle autorità militari perché atti simili non accadano in futuro, il dispiegamento da parte dello Stato di Equatoria orientale di personale di sicurezza per proteggere la parrocchia di Loa e pubbliche scuse alla diocesi di Torit per l’attacco. Inoltre ha sollecitato le autorità a cercare il cadavere della vittima affinché possa essere consegnato ai famigliari e sia possibile celebrarne il funerale.