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LA MISTICA

Le profezie di suor Maria, una luce sugli Ultimi Tempi

Le rivelazioni di Gesù e della Beata Vergine a suor Maria Natalia Magdolna, un’ungherese vissuta nel XX secolo, sono illuminanti per capire tutta la storia europea e il compito di ogni singola nazione nella battaglia tra Bene e Male. Il filo rosso delle profezie è legato alle parole “espiazione, riparazione e penitenza”, con la richiesta celeste di formare una milizia di anime che si offrano a Dio per riparare ai peccati e preparare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Ecclesia 11_07_2019

Cosa sta accadendo nel mondo e alla Chiesa? Perché pare che stia andando tutto a rotoli? Sempre più persone vivono un drammatico sconcerto per la sensazione che stiano crollando tutti i punti di riferimento: religione, famiglia, politica, economia, ideali. Persino la natura sembra ad alcuni partecipare a questo dissesto.

L’impressione di trovarci in prossimità del punto di rottura è palpabile e forse, davvero, non vi siamo lontani...Tuttavia non dobbiamo perderci d’animo, perché, come ci insegna l’Antico Testamento, più di una volta Dio mostrò l’intenzione di fare piazza pulita dell’uomo per eliminare il male da lui commesso, fermando poi il Suo braccio per la presenza di alcuni “uomini giusti”.

Per comprendere meglio gli scenari attuali e la direzione verso cui l’umanità si sta muovendo, una chiave di lettura davvero interessante e suggestiva ci è offerta da un libro di recente pubblicazione, Rivelazioni profetiche di suor Maria Natalia Magdolna. Mistica del XX secolo, della Sugarco Edizioni, che ci consente di conoscere la coinvolgente vicenda storica e personale di una suora ungherese con doni mistici, che ha ricevuto profezie celesti assai importanti per i nostri tempi. Una religiosa conosciuta e amata da molta parte della Chiesa ungherese, ma assai poco in Italia, a causa principalmente della clandestinità cui fu costretta sotto il comunismo e alla conseguente sua vita ritirata, anche se i suoi messaggi in Ungheria e in parte d’Europa ebbero una diffusione intorno agli anni Quaranta, prima quindi della seconda guerra mondiale.

Le rivelazioni di suor Maria Natalia Magdolna si collocano nella linea delle grandi apparizioni mariane dei tempi moderni, da Rue du Bac a Parigi fino a Lourdes, a Fatima e alle più recenti, e riguardano anche i cosiddetti “Ultimi Tempi” per usare la nota espressione di san Luigi Maria Grignion de Montfort. Esse sono, come scrive padre Serafino Tognetti nella prefazione, «uno scossone per i fedeli di oggi. Stiamo vivendo momenti di grave pericolo che è sotto gli occhi di tutti. Inutile ripeterlo, perché basta poco per accorgersene: relativismo, ateismo, raffreddamento della carità, confusione dottrinale, abbandono della pratica religiosa, immoralità, eccetera... tutto sembra ingigantirsi ogni giorno di più».

Si tratta in gran parte di profezie che assegnano un compito tutto particolare all’Ungheria (che fu donata in eredità alla Madonna dal re santo Stefano nell’anno 1038), chiamata all’espiazione dei peccati e alla penitenza per la vittoria del Bene sul Male, e che gettano una luce anche su tutta la storia europea e sul compito di ogni singola nazione, la cui identità risulta avere un chiaro ruolo all’interno del disegno divino, in barba ai progetti globalisti odierni che mirano all’abbattimento di ogni identità nazionale e alla mescolanza di popoli, culture e religioni in un unico indistinto “melting pot”.

La vita di suor Maria Natalia si intreccia misticamente con quella di straordinarie figure sia dell'antico passato, come re Stefano d'Ungheria, sia a lei contemporanee, come il cardinale József Mindszenty, oggi venerabile, martire dei totalitarismi nazista e comunista di stampo sovietico. Suor Maria Natalia ne sostenne la missione con preghiere e sacrifici, su esplicito invito della Vergine. Proprio il cardinale Mindszenty ordinò un esame accurato delle esperienze mistiche della suora e ne accolse senza riserve le rivelazioni. Persino papa Pio XII ne sperimentò in prima persona l’attendibilità, salvando la propria vita grazie a esse.

Ma che cosa ancora si può trovare in questo libro? È molto difficile da sintetizzare e da recensire, in realtà, perché si affaccia su molti ambiti che si intrecciano tra loro. Senza entrare troppo nei particolari (per non togliere il gusto di leggerlo, perché merita davvero), si può comunque anticipare qualcosa: i “segni” profetizzati, intesi come richiami alla conversione; la necessità salvifica di recuperare la propria identità cristiana; le profezie come avvertimenti su situazioni modificabili e non cronache anticipate; la riscoperta del periodo medievale; il dibattito sulle radici cristiane dell’Europa; un’agile sintesi storica, religiosa e culturale dell’Ungheria, nata come nazione con il Battesimo del suo primo re cristiano; l’azione dell’islam in Europa; il cosiddetto “sovranismo” come reazione dei popoli che non vogliono morire; la famosa grande novena con altrettanto grandi promesse di grazie; la rassicurazione della Vergine che rivela: “Nel momento in cui satana si illuderà di essere il padrone del mondo e penserà di essere sul punto di sedersi sul trono, gli strapperò il bottino dalle mani. La vittoria finale non apparterrà che al mio divin Figlio e a Me”; e molto altro ancora…

Importante è il fil rouge che percorre queste rivelazioni, connotato dalle parole “espiazione, riparazione e penitenza”: si tratta infatti di un messaggio dirompente, oggi più che mai, dato il contesto culturale in cui viviamo: edonista, relativista e nichilista, che aborrisce il sacrificio e la sofferenza. Il contenuto è che, nonostante tutto il male che l’uomo fa e che pare ormai debordare in ogni contesto, il mondo va avanti grazie all’immolazione nel nascondimento di quanti, per amore di Cristo e a sua imitazione, si donano quotidianamente per la salvezza delle anime e dell’umanità intera. Molto interessante è la spiegazione fornita nel testo di questi tre termini che toglie ogni dubbio e fraintendimento sul loro vero significato.

Non è nuova la richiesta di penitenza da parte del Cielo: è celebre il triplice richiamo della Madonna a Fatima ai tre pastorelli: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!”, come è celebre l’affermazione della Vergine che spiega ai pastorelli che molte persone si perdono, perché non c’è nessuno che si sacrifichi per loro. Ma la novità qui è che Gesù e la Madonna chiedono espressamente che si costituisca una “milizia”, si potrebbe quasi dire, di fedeli, laici e consacrati che, attraverso Maria, Regina Vittoriosa, offrano la propria vita a Dio in espiazione per i peccati dell’intera umanità e dei singoli e che tale devozione si diffonda sempre più, perché il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria sia preparato e anticipato.

È grazie a questo che, malgrado il successo momentaneo del male e del peccato - come disse suor Maria Natalia nell’intervista del 1990 all’amico Julius Molnar - “alla fine trionferà la purezza, perché il Cielo è superiore all’inferno, l’innocenza è superiore alla cattiveria”. Malgrado tutte le apparenze contrarie e il suo attuale successo, seducente e ingannevole, il potere di satana sarà annientato.

L'urgenza e l'attualità degli accorati appelli celesti certamente evidenziano i risvolti inquietanti e drammatici che vediamo in questi nostri giorni; tuttavia, tali appelli appaiono ricolmi di una luminosa e sicura speranza. Richiedono però, nello stesso tempo, di metterci con decisione alla scuola di Gesù e Maria che, attraverso suor Maria Natalia, ci indicano passi semplici e concreti, perché la nostra vita e quella di ogni uomo non vada perduta. La posta in gioco è altissima e, come dice padre Serafino Tognetti “no, non è più tempo di essere mediocri”.

Che suggerire allora se non l’invito a leggere e regalare agli amici questo testo che può fare un bene infinito a ogni anima?