Le meraviglie del tesoro di San Gennaro
Il tesoro più favoloso del mondo, che supera in valore artistico ed economico quello della Corona Britannica e degli Zar di Russia. Conta più di 20.000 capolavori.
Sette secoli di donazioni di papi, imperatori, uomini illustri e persone comuni hanno dato vita al tesoro più favoloso del mondo, che supera in valore artistico ed economico quello della Corona Britannica e degli Zar di Russia. Conta più di 20.000 capolavori tra opere in argento, oro, madreperla, legno, tessuti e dipinti. L’oggetto più raro che conserva è composto da 4.000 pietre preziose, tra diamanti, smeraldi e rubini.
E’ il Tesoro di San Gennaro, segno concreto di una devozione fortissima e profonda nei confronti del vescovo di Benevento, morto martire a Pozzuoli nel 305, che travalica e oltrepassa i confini della città campana, tanto che, secondo stime vaticane, i suoi devoti sono più di 25 milioni in tutto il mondo. Un’antica istituzione, la Deputazione della Reale Cappella nata nel 1527 come ex voto in un periodo di guerre, terremoti e pestilenze, lo ha custodito fino ad oggi, vigilando sulla qualità, obbligatoriamente eccelsa, delle opere che lo andavano arricchendo. Nessuno mai nel corso della storia, osò profanare il tesoro, rimasto del tutto integro. Perfino Napoleone, una volta approdato a Napoli, non sottrasse nulla facendo, viceversa, dono di un pregiato ostensorio.
Con un notevole dispiegamento di forze e di misure di sicurezza sei siti monumentali, nel centro storico cittadino, ne espongono i pezzi più importanti, dal busto del santo d’argento e gemme del 1305, dono di Carlo d’Angiò, alla pisside d’oro, corallo e malachite del 1931, ricevuta da Umberto II di Savoia. Fulcro della mostra sono i dieci meravigliosi gioielli al Museo del Tesoro tra i quali spiccano la Mitra in oro, rubini, smeraldi e brillanti dell’orafo Treglia e la Collana dalle preziose maglie, dette “gigli”, entrambe commissionate dalla Deputazione per il busto reliquario del Santo.
Tutti i capolavori sono accompagnati dai documenti originali dell’archivio storico della Cappella di San Gennaro, pergamene che documentano non solo contratti e pagamenti ma anche i bozzetti delle diverse opere realizzati dai migliori artisti e artigiani del tempo. L’evento è anche l’occasione per entrare in luoghi chiusi da tempo come la Chiesa del Complesso dei Girolamini, che accoglie una sezione espositiva nell’oratorio dell’Assunta, dedicata a San Filippo Neri, e l’antica porta della Cattedrale di Napoli, i cui battenti riaprono dopo cento anni. Rientrano nel percorso espositivo il Museo Diocesano, adiacente al Tesoro, dove sono esposte le famose tele di Luca Giordano, e il Pio Monte di Misericordia dove è possibile ammirare la splendida tela delle Sette Opere di Misericordia di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.
LE MERAVIGLIE DEL TESORO DI SAN GENNARO
Napoli, Museo del Tesoro (e altre sedi)
8 aprile – 12 giugno 2011
Orario: tutti i giorni 9 – 18.30
Ingresso: intero € 15; ridotto € 12
Info: 081/294980