Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

L'amore di un Cuore ferito

Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. (Gv 19,31-37)

Schegge di vangelo 12_06_2015
Vangelo

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto». (Gv 19,31-37)

Il Cuore di Gesù, prima di essere ferito dalla spada del soldato, è ferito dai suoi amici che lo tradiscono e lo dimenticano e dai suoi nemici che lo travolgono di odio. Così il Cuore di Cristo non può mai addormentarsi. Rimane desto per amarci di più, per rincorrerci e abbracciarci con misericordia. Quello che vince nel cristianesimo non è la grandezza delle opere e la potenza dei miracoli. E’ invece questa arrendevolezza senza limiti della misericordia di Gesù, che ci attrae fino a ricondurci ai Suoi piedi, a farci abbracciare da Colui che sempre ci ama.