L’abortista Biden, invotabile per un cattolico
Il candidato del Partito Democratico alla Casa Bianca ha in passato votato molte misure pro vita. Ma, dopo i lunghi silenzi sul tema al fianco di Obama, ha cambiato rotta, piegandosi alla logica del potere mondano e sposando le posizioni abortiste più radicali.
Joe Biden è invotabile ma potrebbe diventare il presidente più abortista e anticristiano della storia americana. Dopo le accuse scatenatesi verso di lui e la sua campagna, il candidato Democratico cerca di giustificare la sua ‘fede’, ma aggiunge sconcerto alle preoccupazioni. Joe Biden vuole promuovere ogni forma di liberalizzazione dell’aborto, e vuole farlo negli Usa e in tutto il mondo. Proprio una proposta di legge dei Democratici dei giorni scorsi vuole usare il finanziamento pubblico per favorire aborti in tutto il mondo.
Dopo una lunga serie di polemiche e i persistenti silenzi sugli atti di vandalismo contro edifici e statue cattoliche, lo scorso 6 agosto Joe Biden ha rilasciato dichiarazioni sulla sua fede cattolica. Tuttavia, le parole di Biden non hanno per nulla rincuorato coloro che sono molto preoccupati per la sua determinazione a favore dell’aborto libero (sino al 9° mese) e dell’ideologia Lgbt in ogni ambito, incluso quello educativo. Nessuno ha mai voluto giudicare la fede personale di Biden; le sue scelte e i suoi propositi sono però opposti agli insegnamenti della Chiesa. La Nota Dottrinale firmata nel 2002 da Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è chiara in materia, sia per i laici in politica sia per gli elettori.
Qualunque cattolico, laico o chierico, affermi che Biden debba essere votato o sia il miglior candidato per gli Usa dice il falso e commette una grave mancanza. Biden è stato pro life in passato, ma negli ultimi tempi ha assicurato di voler imporre (se eletto alla presidenza nel prossimo novembre) le più feroci misure pro aborto della storia americana. Dal 1976 e per diversi anni, aveva promosso, sostenuto e votato molte misure pro vita. Peccato che ora, dopo i silenzi assordanti sull’argomento durante la sua vicepresidenza al fianco di Obama, Biden sia divenuto un abortista estremo. La folle corsa al potere e al sostegno diabolico dell’aborto e contro la tutela della vita umana è proseguita sino ad oggi.
Dal giorno della sua nomination (di fatto) alla corsa dei Democratici alla Casa Bianca, Biden afferma ad ogni occasione le sue convinzioni pro aborto e promette il suo incondizionato impegno a finanziare le multinazionali del genocidio degli innocenti. La potentissima Planned Parenthood ha ufficialmente dichiarato il proprio sostegno a Biden lo scorso 15 giugno e ha annunciato una spesa di 45 milioni di dollari per le elezioni. Biden, oltre a ringraziare, ha promesso di ricompensare, con i soldi di tutti i cittadini americani, lo sforzo di Planned Parenthood a suo favore, promettendo di reintrodurre i finanziamenti federali per PP legati al Titolo X, che solo nell’anno 2018 (prima del provvedimento firmato da Trump) erano stati pari a 60 milioni di dollari.
Di questo e di altri impegni pubblici presi da Biden beneficerà anche la Naral. L’influente lobby pro aborto, che rappresenta le maggiori multinazionali della morte degli innocenti nelle istituzioni americane, ha già annunciato il proprio sostegno a Biden e ai candidati Democratici. Nella sua “Agenda per le Donne”, presentata il 27 luglio scorso, Biden ha messo al centro delle promesse proprio il finanziamento pubblico e incondizionato all’aborto (abolizione dell’emendamento Hyde); il divieto federale, vincolante per ogni Stato federato, di violare il diritto all’aborto così come codificato nella sentenza Roe vs Wade; l’abolizione della Mexico City Policy (che vieta finanziamenti a gruppi che promuovono l’aborto all’estero come metodo di pianificazione familiare) intanto ampliata da Trump e la reintroduzione dell’obbligo per tutte le strutture sociali e sanitarie di fornire servizi contraccettivi, senza eccezioni per le istituzioni di ispirazione religiosa. Esattamente il contrario, insomma, dell’impegno politico dello stesso Biden negli anni Settanta e Ottanta.
Oggi per Biden le donne e i bimbi concepiti sono oggetti e non persone con una propria dignità umana. Le donne Democratiche candidate alla vicepresidenza non sono meglio di Biden, ormai divenuto paladino indiscusso dell’aborto libero, al punto che oltre cento leader di chiese e congregazioni cristiane e di altre religioni, sostenitori del Partito Democratico, hanno inviato una lettera pubblica al partito e chiesto di porre fine all’estremismo abortista e proteggere sia le donne che i bambini. Il cuore di una persona lo conosce solo Dio, ma, per gli impegni presi sin qui, Joe Biden è semplicemente invotabile.