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La stanza del figlio

Il terribile tema della morte di un figlio porta l’attenzione su una famiglia normale e sulla elaborazione della tragedia che si è abbattuta, inspiegabile, su ognuno di loro...

Stasera vediamo… 15_04_2011
Non c’è spazio ne La stanza del figlio (2001) per la messa in scena del proprio egocentrismo, come spesso accade nei film diretti e interpretati da Nanni Moretti. Il terribile tema della morte di un figlio ha spostato l’attenzione su una famiglia normale e sulla elaborazione della tragedia che si è abbattuta, inspiegabile, su ognuno di loro. La vita di Giovanni, psicoanalista, e di sua moglie Paola scorre tranquilla, il loro rapporto è affettuoso e quello con i due figli adolescenti saldo e vitale. Quando Andrea muore durante un’immersione subacquea, i genitori e la figlia si ripiegano ognuno nel proprio dolore, anche se la famiglia, nel proporsi quotidiano di gesti semplici e banali, costituirà lo scoglio cui aggrapparsi per superare la tempesta, il nucleo di senso che si oppone a quella che appare come una morte insensata. Palma d’oro a Cannes e un buon cast di attori: Laura Morante, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, Silvio Orlando, Giuseppe Sanfelice (Rai Tre ore 21.05).
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