La Spagna boccia la Ley trans
Il parlamento spagnolo boccia una proposta di legge che avrebbe permesso il «cambiamento» di sesso con una mera autodichiarazione, «cambiamento» consentito anche ai minori senza il consenso dei genitori.
Il parlamento spagnolo ha respinto la cosiddetta ley trans, ossia una proposta di legge che avrebbe permesso il «cambiamento» di sesso con una mera autodichiarazione, senza una diagnosi di salute mentale e senza la certificazione di essere stato sottoposto a trattamento ormonale da almeno due anni, vincoli presenti nella attuale legge. La proposta prevedeva anche la possibilità che anche i minori tra i 12 e i 16 anni potessero «cambiare» sesso con il parere positivo almeno di un genitore. Ma se non ci fosse stato questo parere i minori avrebbero potuto comunque «cambiare» sesso con l’aiuto di un difensore giudiziario.
Partido Popular e Vox hanno votato contro e il Psoe si è astenuto. Risultato: 78 voti a favore, 143 contrari e 120 astensioni. Decisiva è stata la campagna contro la proposta di legge del fronte femminista che vede nella transessualità lo scippo dell’identità femminile.