Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
BEL VEDERE

La rivoluzione dello sguardo

A Rovereto la mostra ripercorre la parabola impressionista dai suoi albori all’epifania delle avanguardie del XX secolo.

Bel Vedere 10_06_2011
Van Gogh

Quando pensiamo o parliamo di Impressionismo davanti ai nostri occhi si profilano automaticamente immagini celeberrime di artisti altrettanto illustri, a tal punto le loro opere sono entrate e si sono radicate nell’immaginario collettivo. La maggior parte di esse appartiene al Musée d’Orsay che per questo periodo della storia dell’arte è una sorta di tempio sacro. Chi volesse capire cosa accadde o, più precisamente, cosa cominciò ad accadere intorno agli anni ’70 del Milleottocento non potrebbe fare altro, infatti, che cominciare la sua indagine da lì.

La collezione parigina è senza dubbio la più prestigiosa al mondo in questo ambito: eccezionalmente, data la temporanea chiusura del museo francese, sottoposto ad un’operazione di restauro, un’ accurata selezione è arrivata in Italia, accolta al Mart di Rovereto dove è possibile ammirare settantacinque dei suoi splendidi capolavori in una mostra che intende approcciare questa pittura con un nuovo taglio critico.

L’Impressionismo - e la sua declinazione Post-Impressionista - è un fenomeno di massa, apprezzato e amato dal grande pubblico che lo legge e interpreta con facilità per la semplicità della forma narrativa, l’evidenza della qualità dei colori e della luce e la gradevolezza dei generi prediletti, paesaggi e figure. Quando irruppe sulla scena dell’arte fu, viceversa, considerato un movimento di profonda rottura con la tradizione, in netto contrasto con le regole dell’accademia. Il processo di rinnovamento che innescò non fu solo relativo ad un modo nuovo di guardare e dipingere la realtà: esso comportò principalmente una frattura con le categorie di giudizio e di pensiero di una società in profonda crisi. Il percorso espositivo di Rovereto intende coinvolgere il visitatore nel dibattito artistico di quegli anni, introducendolo nella complessità culturale e sociale del nuovo pensiero artistico.

Suddivisa in otto sezioni tematiche la mostra ripercorre la parabola impressionista dai suoi albori all’epifania delle avanguardie del XX secolo, attraverso lo scandaloso realismo di Courbet, i paesaggi, urbani e rurali, di Monet, Renoir, Sisley e Pissarro, la solitudine di Van Gogh, l’esotismo di Gauguin, l’introspezione di Morisot, l’attenzione di Degas verso il mondo della danza e quella di Toulouse-Lautrec e di Seurat rispettivamente per il cabaret e il circo, cogliendo tutti all’ombra di Cezanne, ossessionato dalla ricerca di una visione pittorica sempre più accreditata dalla scienza, considerato da molti l’artista più importante dell’epoca.


LA RIVOLUZIONE DELLO SGUARDO

Rovereto (TN), Mart
Fino al 24 luglio 2011
Orario: da martedì a domenica 10 – 18; venerdì  10- 21
ingresso: intero € 11; ridotto € 7
info: 800.397760