La responsabilità dei doni ricevuti
Tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo (Lc 12,39)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più». (Lc 12,39-48)
Conoscere Gesù fin dalla nascita ed essere cresciuti in Italia dove sono evidenti ad ogni angolo le sue radici cristiane è un dono immeritato di cui un giorno Dio ci chiederà conto. Chi, pur avendo ricevuto questa grazia, si è comportato come infedele, sarà giudicato più severamente di chi non ha avuto le stesse opportunità. E tu, sapresti elencare i doni che Dio ti ha fatto nella tua vita, anche i più piccoli? E, soprattutto, riconosci che i doni spirituali e materiali che hai ricevuto sono frutto della generosità di Dio e non merito tuo?