La recita del Rosario tra i cattolici del Bangladesh
Nel mese di ottobre si sono moltiplicate le iniziative per diffondere ulteriormente la preghiera del Rosario e la devozione a Maria
Il Bangladesh compare al 30° posto nell’elenco Open Doors 2023 dei paesi in cui i cristiani sono più perseguitati. Il livello di persecuzione è definito molto elevato. La religione principale del paese è l’Islam. I cristiani sono meno di un milione su una popolazione che supera i 167 milioni. I convertiti al Cristianesimo dall’Islam sono i cristiani che subiscono la persecuzione più severa. A tutti può succedere di subire abusi, intimidazioni, false accuse di corrompere i musulmani per convertirli al Cristianesimo e addirittura di spacciare droga. La fede tuttavia è viva e salda. La piccola comunità nel mese di ottobre, che la tradizione cattolica dedica alla preghiera del Rosario, ha intensificato le attività. In particolare i coordinatori delle otto diocesi del paese hanno organizzato dei programmi per diffondere la preghiera del Rosario. In tutte le diocesi inoltre la associazione Holy Cross Family Ministries, la cui missione è promuovere e stimolare la vita di preghiera e il benessere spirituale in tutto il mondo, da tre anni svolge una intensa attività intesa anch’essa ad avvicinare i fedeli al Rosario. “Abbiamo realizzato 680 programmi di catechesi su questa devozione – ha raccontato il suo direttore nazionale, padre Ruben Manuel Gomes, all’agenzia di stampa AsiaNews – distribuendo 60mila rosari, 100mila immagini di Maria, 50mila calendari sacri. In questo paese innumerevoli persone pregano il Rosario e molte di loro sentono di essere ascoltate. Inoltre abbiamo visto che la preghiera del Rosario aumenta il legame tra i membri della famiglia. Stiamo avviando nuovi programmi per raggiungere tutti i cattolici del Bangladesh così che sempre più persone possano essere unite dalla preghiera del Rosario”.