Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La preghiera e la misericordia

Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato. (Lc 18,9-14)

Schegge di vangelo 05_03_2016
Vangelo

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». (Lc 18,9-14)

Quanti modi di pregare esistono? Anche modi sbagliati, dettati da presunzione e superbia, e quindi inefficaci e contraddittori, come nel caso del fariseo. Dice il Salmo 137: “Il povero invoca e Dio lo ascolta…”. La preghiera del pubblicano fiorisce nella preghiera del Pellegrino russo e diventa un respiro che dà vita: “Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”. Nel giorno delle “24 ore per il Signore”, questa preghiera può accompagnare il tempo dedicato all’adorazione e sostenere  il gesto della domanda di perdono nel sacramento della confessione.