Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La grazia di riconoscerlo

Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. (Lc 11,29-32)

Schegge di vangelo 12_10_2015
Vangelo

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». (Lc 11,29-32)

Che tristezza non accorgersi di Gesù e tralasciarlo. Egli giunge a noi attraverso lo Spirito che vivifica la Chiesa, con la sua liturgia, i suoi santi, la sua vita. Accade che alcuni neofiti, incontrando la fede cristiana, ne stupefatti meraviglia. Alcuni convertiti proclamano l’enorme differenza tra la vita di prima e la vita di quando hanno incontrato il Signore. La speranza per il mondo, per l’Europa, per l’Italia, per la nostra famiglia e per ciascuno di noi è riconoscere Colui che è in mezzo a noi, più grande di Salomone e di Giona