Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giorgio a cura di Ermes Dovico

IN PURGATORIO CON DANTE/1

Inizia il Purgatorio. La cantica della misericordia

Dopo l’Inferno, il Regno senza Dio, Dante ritorna a rivedere le stelle... Inizia l’avventura del viaggio nel Purgatorio dantesco con la rubrica settimanale a cura del professor Giovanni Fighera. Il Purgatorio in Dante è chiamato anche Cantica della misericordia di Dio, che attende al varco chiunque decida di arrendersi a Lui anche all’ultimo momento per spalancargli le porte del cammino verso la felicità senza fine.

Cultura 30_09_2021

Inizia l’avventura del viaggio nel Purgatorio dantesco. Dopo l’Inferno, il Regno senza Dio, Dante ritorna a rivedere le stelle, sul far dell’alba, di fronte al «dolce color d’orïental zaffiro» e ad uno spettacolare «tremolar de la marina».

La bellezza del paesaggio risalta ancor più se confrontata con quell’«aura morta», cupa e dolorosa che ha «contristati li occhi e ‘l petto» del poeta per alcuni giorni. Il sorriso ricompare sullo sguardo di Dante, così come lo stesso cielo sembra «rider» per la presenza di Venere mattutina e «goder» della presenza di «quattro stelle/ non viste mai fuor ch’a la prima gente», ovvero Adamo ed Eva, che abitarono nell’Eden ubicato sulla sommità del Purgatorio.

Il Purgatorio è il regno della purificazione dal peccato e, quindi, è il regno della libertà. Dante «libertà va cercando» e propone anche al lettore di oggi di intraprendere con serietà il viaggio con lui. Vi sono, però, due condizioni indispensabili: la prima è quella di armarsi di umiltà, la seconda di lavarsi il viso (ovvero purificarsi). La condizione per camminare è quella della mendicanza: riconoscere di essere bisognosi di aiuto e peccatori, desiderosi di salvezza e di purificazione.

Il Purgatorio è la cantica della misericordia di Dio, che attende al varco chiunque decida di arrendersi a Lui anche all’ultimo momento. Basta, quindi, anche un solo istante di riconoscimento dell’onnipotenza divina, del nostro peccato e del nostro bisogno di salvezza perché per noi si aprano le porte del cammino verso il compimento e la felicità.

Il Purgatorio è anche la cantica più terrena. Vedremo ora perché.