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LIBIA

Inaugurata la cattedrale in onore dei 21 martiri copti

Il 15 febbraio 2015 ventuno egiziani di fede copta furono decapitati a Sirte da miliziani dell’Isis. Il 14 febbraio scorso gli altari della chiesa a loro dedicata sono stati benedetti e santificati. Il giorno successivo, anniversario dell’esecuzione, è stata celebrata la prima messa.

Libia. Il 15 febbraio 2015 ventuno egiziani di fede copta emigrati per lavoro in Libia sono stati decapitati a Sirte da miliziani dell’Isis, lo Stato Islamico. Il video dell’esecuzione, intitolato “Messaggio firmato col sangue, destinato alla nazione della Croce”, li mostra vestiti con tute arancione, inginocchiati uno accanto all’altro su una spiaggia, ciascuno con alle spalle un uomo mascherato vestito di nero. 

L’Egitto ha immediatamente reagito bombardando alcune basi jihadiste. Il presidente della repubblica Abdel-Fattah Al-Sisi ha quindi disposto sette giorni di lutto nazionale e che i famigliari delle vittime ricevessero una ricompensa e godessero di una pensione mensile pari al salario che i loro congiunti percepivano in Libia. Inoltre ha promesso che ad Al Ur, il villaggio di origine della maggior parte degli uomini giustiziati, sarebbe sorta una chiesa. L’edificio è stato ultimato di recente, costruito da una squadra di ingegneri delle forze armate egiziane su un terreno di 4.000 metri quadri. 

La Cattedrale dei martiri della fede, questo il suo nome, è disposta su due piani: una biblioteca, sale di ricevimento e per servizi sociali al piano terra e una cappella al piano superiore. Le spoglie dei martiri, i cui nomi sono iscritti nel Synaxarium, il libro sacro dei martiri della Chiesa copta ortodossa, riposano al suo interno. Il 14 febbraio gli altari della nuova chiesa sono stati benedetti e santificati da Monsignor Amba Pavnatius, vescovo della regione. Il giorno successivo, 15 febbraio, anniversario dell’esecuzione, è stata celebrata la prima messa alla presenza del governatore della vicina città di Salamut.