In una chiesa svizzera si parla con Gesù. Ma è un avatar
L'esperimento è basato sull'intelligenza artificiale, pensato come un'installazione artistica e scambiato per esperienza mistica. Il Signore si può incontrare, sì, ma nei sacramenti.
«Abbiamo visto il Signore!» (Gv 20,25): questa volta non è l'esclamazione rivolta dai discepoli all'incredulo Tommaso, dopo la Risurrezione, bensì l'esperienza di molti fedeli e turisti che nel confessionale di una chiesa di Lucerna hanno trovato Gesù. O, per essere più precisi, il suo avatar creato dall'intelligenza artificiale, realizzato dalla collaborazione tra il Centro di Realtà Immersive del Lucerne University of Applied Sciences and Arts e la Facoltà di Teologia Pastorale della stessa università, come racconta Velia Alvich sul Corriere della Sera.
Il Centro la definisce «installazione artistica», molti l'hanno definita esperienza spirituale o mistica. In ogni caso non va confusa con una confessione, avverte il teologo Marco Schmid (che ha collaborato al progetto), e gli stessi "utenti" erano avvisati di non fornire troppi dettagli personali all'avatar. Meglio non fidarsi, nemmeno di Gesù! Meglio ancora incontrarlo – davvero e realmente – nei sacramenti.