Il tesoro dell'anima
Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni (Mt 13, 49)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là. (Mt 13, 47-53)
Afferma Gesù: “Dov’è il tuo tesoro là sarà il tuo cuore”. Il tesoro rappresenta ciò a cui teniamo di più. Se il tesoro dell’anima consiste in creature o ricchezze, che non esisterebbero senza il Creatore, il cuore seguirà la tragica parabola della loro corruzione. Se, invece, il tesoro a cui tende il nostro cuore coinciderà con il Creatore, la nostra sete di felicità sarà saziata, nella vita terrena e in quella eterna e tutte le creature che avremo amato in modo sano ci verranno comunque donate e restituite. Impegniamoci quindi a collocare in maniera giusta l’amore per le creature e i beni terreni, secondo il volere di Dio, in modo da ereditare il Paradiso.