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pandemia senza fine

Il terrorismo sanitario trova il prossimo colpevole: il Giubileo

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In vista dell'Anno Santo virologi scatenati nel paventare scenari da pandemia: dall'immancabile Covid al vaiolo delle scimmie passando per le malattie tropicali. Un invito esplicito a vedere nei pellegrini cattolici degli untori pericolosi per la salute e a indirizzare nei loro confronti l’odio mediatico. 

Attualità 17_12_2024

Siamo a pochi giorni dall’inizio dell’Anno Santo, un grande evento di fede che da 700 anni rappresenta un momento fondamentale nella vita della Chiesa. Nel corso della storia, i Giubilei si sono svolti in circostanze anche molto difficili, con guerre e carestie. Nel 1350 ebbe luogo a soli due anni di distanza dalla apocalittica pestilenza chiamata “Morte Nera” che aveva falcidiato l’Europa. Il Giubileo del 2025 sarà celebrato a cinque anni di distanza dalla pandemia SARS-Cov 2, ma soprattutto in un clima che – come abbiamo visto - è diventato di emergenza sanitaria continua.

Negli scorsi giorni, sono tornati in auge gli “esperti”, gli “scienziati”, per usare i termini della stampa mainstream, che hanno lanciato le loro grida d’allarme per l’imminente Giubileo. L’Agenzia Adnkronos li ha ripresi e rilanciati. Il contenuto è questo: i milioni di pellegrini (si stima trentacinque nel corso dell’anno) inevitabilmente veicoleranno a Roma e in Italia milioni di virus e batteri. Secondo questi pareri allarmistici, di quali microrganismi si dovrà avere paura? Anzitutto il Covid, “con varianti sconosciute”. Non importa se, proprio perché sconosciute, non si sa se saranno pericolose o meno, o saranno meno gravi del ceppo di Wuhan come tutte le varianti che si sono succedute si sono rilevate; il nome Covid fa sempre paura, è il brand per eccellenza dell’“era delle pandemie” di cui parla l’OMS. 

«Movimenti di massa di persone possono essere la causa di epidemie di virus respiratorio». Così ha dichiarato all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, tra gli autori di un'analisi sui rischi sanitari legati al Giubileo. «Dobbiamo essere pronti e credo che in parte lo siamo, ma ancora qualcosa va fatta. Non ci devono essere sorprese per non trovarci con tantissimi contagi di virus respiratori, dal Covid all'influenza, ma anche il virus respiratorio sinciziale. Visto che non c'è ancora il Piano pandemico 2024-2028 dovremo applicare il PanFlu, proviamo ad applicare questo».

L’epidemiologo ricorda anche l'epidemia di Mers (un virus simile alla Sars) scoppiata anni fa in occasione del pellegrinaggio mussulmano a La Mecca in Arabia Saudita. E qui viene subito da porsi una domanda: possibile che siano solo i grandi eventi religiosi ad essere una fonte di contagio? I campionati di calcio, le Olimpiadi, i Gay Pride con assembramenti di decine di migliaia di persone sono immuni da rischi sanitari, visto che queste criticità non vengono mai segnalate?

Invece per il Giubileo – guardacaso - arriverà ogni tipo di microrganismo, non solo il Covid. Si parla anche dell’immancabile vaiolo delle scimmie, e altro ancora.

Furio Colivicchi, vicepresidente Fism, la Federazione delle società medico-scientifiche italiane, ha dichiarato che «che quando si muovono grandi masse di persone il rischio di diffusione di infezioni è sempre presente. Per questo motivo la sorveglianza sanitaria deve iniziare già ai confini italiani. Troppe le incognite: non sappiamo, per esempio, per l'aviaria e per il vaiolo delle scimmie (oggi Mpox) quale sia l'effettiva diffusione in questo momento. E visto che milioni di persone arriveranno nel nostro Paese da zone dove aviaria e Mpox sono già state segnalate e presenti, come Sud America e Nord America, occorre molta cautela. L'allarme c'è, noi medici siamo preoccupati perché parliamo di un tema di sanità pubblica che va affrontato con la massima sorveglianza».

Secondo il noto infettivologo Matteo Bassetti, ci sarà una invasione di dimensioni bibliche di malattie tropicali, visto che ci saranno pellegrini provenienti dai Paesi del Sud del mondo: Dengue, Zika, Chikungunya, febbre gialla e malaria. Sono patologie provocate da insetti che si trovano solo nelle zone di provenienza, ma per Bassetti non importa: zanzare e altro viaggeranno negli arerei e sbarcheranno coi pellegrini. Anche qui si potrebbe fare una riflessione sul fatto che gli untori sarebbero solo i fedeli cattolici che si recherebbero a Roma con modalità ufficiali e sottoposti a controlli aeroportuali, mentre invece i migranti che sbarcano con mezzi di fortuna sovraffollati non sono mai stati visti come un pericolo sanitario.

Colivicchi conclude sentenziando: «Ci aspetta un momento difficile, la situazione è critica». Come affrontare l’apocalisse sanitaria incombente? «Sicuramente occorrerà tornare ad indossare le mascherine, soprattutto nel periodo più freddo, e vaccinare contro Covid, influenza e pneumococco i soggetti più fragili, tra cui anziani, malati cronici, cardiopatici e con patologie respiratorie», avverte l'esperto.

In conclusione, in occasione dell’Anno Santo sembra aspettarci una ripresa del terrorismo sanitario mediatico. Non è difficile interpretare queste uscite come un invito abbastanza esplicito a non recarsi a Roma o negli altri luoghi del Giubileo, chiese e santuari. E a vedere nei pellegrini degli untori pericolosi per la salute pubblica, e a indirizzare nei loro confronti l’odio mediatico.