Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giuseppe a cura di Ermes Dovico
NIENTE FUMO ALLA FERMATA

Il salutista Sala che non pensa alla salute vera

Il sindaco Sala vuole vietare il fumo alle pensiline degli autobus di Milano, ma tace sull’aumento del consumo di cocaina e eroina nella sua città. Per forza: vietare l’uso di droghe non è politicamente corretto, anzi! Corretto è parlare di liberalizzazione delle droghe.

Editoriali 22_01_2020

Evviva, da oggi Milano ha un sindaco che si preoccupa della salute dei suoi cittadini, e in particolare dell’aria che respirano!  Che cosa ha deciso di fare, forse di far rispettare negli uffici comunali la norma che impone 21 gradi come temperatura massima per risparmiare sulle emissioni?  Forse di cambiare i vecchi impianti di riscaldamento negli edifici comunali, molti dei quali sono a nafta, e alcuni anche a carbone, combustibili che come è noto producono un inquinamento record?  Forse di decidersi a stanziare una cifra adeguata come bonus per incentivare l’ammodernamento degli impianti di riscaldamento nelle case popolari e nelle case private dei meno abbienti?

Ma no, Beppe Sala ha deciso di più, molto di più!  Pensate! tra poco per combattere l’inquinamento sarà vietato fumare alle fermate dei tram e degli autobus. Avete capito bene, sembra una barzelletta, ma è tutto vero. Basta con quei rivoletti di fumo (all’aperto!) prodotti dalle sigarette di qualche cittadino in attesa. Ecco quale è il nuovo modo tutto meneghino per sconfiggere lo smog.

Ora, da 30 anni non sono più un fumatore e quindi non ho alcun motivo di irritazione personale (ma il dibattito e la protesta in città sono già partiti). Ma la vicenda suggerisce un paio di considerazioni più generali.

La prima, sui motivi dell’inquinamento che affligge le nostre città e le metropoli di tutto il mondo, si stende una cappa di ignoranza e di luoghi comuni spaventosa, soprattutto da quando la fortunata campagna organizzata attorno a Greta Thunberg ha cominciato ad avere successo. Non è vero, per esempio, che il riscaldamento del pianeta sia causato soprattutto da fattori antropici, e non è vero dunque che sarebbe nelle mani dell’uomo la “salvezza della Terra”.  Basti pensare che un’eruzione vulcanica come quelle che si verificano sempre più spesso in varie zone del mondo, produce una quantità di CO2 infinitamente più grande di quella prodotta da tutto il traffico automobilistico.

Questo vuol dire che è del tutto ingiustificato l’allarmismo e il catastrofismo che caratterizzano la comunicazione attorno al tema, che sono piuttosto mossi da corposi interessi economici tesi a favorire investimenti miliardari nelle diverse economie del mondo.  Gli stati, le istituzioni mondiali e nazionali e gli stessi cittadini, possono e debbono certamente cambiare alcuni loro atteggiamenti dannosi, ma lasciandosi guidare da una scienza onesta, e non da ‘fake news’ interessate.

Si può e si deve favorire un minore consumo di energia, e soprattutto di energia derivante dal petrolio. Si può e si deve avere una maggior cura dell’ambiente, fermare i fenomeni di deforestazione, favorire il recupero di zone desertiche. E nelle città - come accennavo sopra - capire che inquinano molto ma molto di più impianti obsoleti a nafta o carbone che non le auto non elettriche ... o le sigarette alle fermate del tram.

La seconda considerazione che il proposito del sindaco Sala stimola, è che sta sempre più imponendosi l’ideologia del politicamente corretto. Sta imponendosi nel modo con cui si può o non si può parlare di temi fondamentali come la vita e la morte, la famiglia, la sessualità, l’educazione dei bambini e dei giovani, il rispetto della loro libertà. Ma va affermandosi anche nei temi di cui stiamo discorrendo oggi, il rispetto dell’ambiente e la lotta allo smog. Da qui la trovata di un sindaco che è già in campagna elettorale e che, in modo politicamente corretto, pensa di introdurre nuovi divieti sul fumo da sigaretta.

Nulla dice invece, lo stesso sindaco, sull’aumento vertiginoso del consumo di cocaina, eroina e droghe di ogni tipo nella sua città. Un fenomeno che interessa sempre più giovani e giovanissimi con danni gravi e accertati al loro sviluppo fisico e intellettuale.
Ma sconsigliare o vietare l’uso di droghe non è politicamente corretto, anzi! Corretto è invece parlare di liberalizzazione delle droghe e della loro vendita, e questo si fa.